Cultura e Spettacoli
Venerdì 18 Giugno 2010
I diari del duce?
"Una storia strana"
Secondo lo storico Perfetti, direttore di "Nuova Storia Contemporanea", l'esistenza di una documentazione ancora inedita
I diari di Mussolini sarebbero nascosti in alcune casse in Valle Spluga da non aprire prima del 2025 e sarebbero documenti scritti dal duce prima di essere catturato dai partigiani, a Dongo. La notizia che rimbalza da qualche giorno sui giornali è ghiotta e golosa se ci ferma al suo titolo, dietetica se si entra nel merito della stessa. Ci sono aspetti della vicenda che lasciano perplessi e c'è poi l'esile valenza storiografica del documento, qualora venisse ritrovato. A dirlo è Francesco Perfetti, professore ordinario di Storia Contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche della Luiss di Roma e direttore della rivista "Nuova Storia Contemporanea". Perfetti spiega perché la notizia dell'esistenza di questi diari vada presa con le molle. «La questione è strana per diversi motivi, ma la verità è che l'interesse per i documenti del duce si va esaurendo con la generazione che ha vissuto quegli anni e anche dal punto di vista storiografico, perché ormai i documenti sono tutti liberalizzati e studiati. Se uscissero ora i diari di Ciano, per esempio, non farebbero rumore se non per capire la psicologia del personaggio, sarebbero una curiosità come lo sarebbero i diari di Mussolini». Perfetti entra poi nel merito della notizia legata alla Valle Spluga: «Si tratta di una storia piuttosto strana - dice Perfetti - perché è improbabile che Mussolini abbia diviso il suo diario, visto che ci teneva moltissimo e che negli anni Trenta lo aveva dato alla sorella, che lo teneva sotto il letto, per poi richiederglielo negli anni successivi. E poi, chi dice che quei documenti, se ci sono, sono il suo diario? Il figlio del console fascista Guglielmo Della Morte dice che non sa quello che c'è in quelle casse in Valle Spluga. Certo, non si può escludere che ci siano documenti autentici perché Mussolini ,prima di essere catturato, aveva preso l'abitudine di fare diversi plichi di documenti originali e in copia che affidava a persone di fiducia». Resta da capire perché questa notizia arriva ora e perché non bisognerebbe aprire le casse prima del 2025. «Non riesco a capire perché proprio adesso questa persona parla di questi documenti e della scadenza del 2025. La data non ha senso nè dal punto di vista storico o legislativo o processuale, 80 anni sono troppi». E poi c'è la Valle Spluga «che pare collegata al personaggio Della Morte che non è una figura di rilievo. Ho fatto controllare nei registi della carriera diplomatica e non figura tra quelli che contavano».
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