Cultura e Spettacoli
Sabato 19 Giugno 2010
Quel film sul duce
caduto nell'oblìo
Mesi fa "La Provincia" aveva dato conto di un dossier del 1951 che "strillava" come autentiche 200 immagini scattate nelle ultime ore di vita di Mussolini. Una storica comasca ha svelato quel "giallo": si trattava delle sequenze di un film dal titolo "Tragica alba a Dongo", girato sul Lario, con la partecipazione di ex partigiani e molte comparse locali, che conferivano verosimiglianza all'ipotesi di scatti originali
Il nostro giornale alla fine del 2009 ha condotto un'inchiesta circa un misterioso fascicolo pubblicato nel 1951 e intitolato "Dongo", una raccolta di 200 fotografie sulla fuga, l'arresto e l'esecuzione di Mussolini, della Petacci e dei gerarchi fascisti. Sono state formulate diverse ipotesi su queste immagini. Ora sappiamo per certo che Dongo fu una sorta di "promo" per il lancio di un film che poi non uscì nelle sale cinematografiche e sparì nel nulla. Si tratta di "Tragica alba a Dongo".
"La Provincia" ha trovato la pellicola: la custodisce la Cineteca Nazionale di Roma e una copia è posseduta dall'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino. Ricostruiamo in dettaglio la vicenda davvero singolare di questo film rimasto a lungo nell'ombra. A riaprire la questione è stata innanzitutto la casuale lettura di un articolo pubblicato il 6 giugno 1953 sul periodico "Tempo", dal titolo: «La morte di Mussolini in un film che non si è mai visto». Il film è, appunto, "Tragica alba a Dongo", realizzato tre anni prima proprio negli stessi luoghi dove si svolsero i fatti. La pellicola - rivela il rotocalco - bloccata dalla censura nel 1951, si apprestava ad essere sottoposta di nuovo, in sede d'appello, al giudizio della Commissione di revisione cinematografica. La rivista pubblica anche alcuni fotogrammi del film che risultano praticamente identici alle foto comparse sul fascicolo Dongo.
(Estratto dall'articolo di Elena D'Ambrosio, pubblicato nell'edizione de "La Provincia" del 20 giugno)
© RIPRODUZIONE RISERVATA