Autunno musicale
La sfida continua

Nel 2010 si dovrebbe celebrare la 44ª edizione del festival “Autunno musicale a Como”. Il condizionale è d'obbligo perché la manifestazione da tempo fatica a ottenere finanziamenti. Ma la volontà è di continuare, comunica Gisella Belgeri, vicepresidente e cofondatrice del festival

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Nel 2010 si dovrebbe celebrare la 44ª edizione del festival “Autunno musicale a Como”. Il condizionale è d'obbligo perché la manifestazione, per tanti anni vero fiore all'occhiello del mondo culturale lariano, da tempo fatica a ottenere i finanziamenti necessari per sopravvivere. Ma la volontà è di continuare, comunica Gisella Belgeri, vicepresidente e cofondatrice del festival assieme a Italo Gómez nell'ormai lontano 1967. “Di chiudere, per ora, non se ne parla - commenta - In questo momento stiamo studiando una formula interlocutoria, magari diversa da quella del festival ma più vicina ad altre componenti che hanno comunque sempre fatto parte degli interessi dell'Autunno musicale”. Un aspetto, anticipa, potrebbe essere quello della valorizzazione del patrimonio culturale accumulato dalla manifestazione in più di quattro decenni di attività, a cominciare dalla smisurata biblioteca. Lo Stato italiano, nonostante la crisi, ha comunque stanziato dei fondi per il 2010 e sono questi la base per iniziare a pensare a un nuovo calendario di appuntamenti che, con tutta probabilità, non sarà definito prima dell'inizio di settembre. Già l'anno scorso l'“Autunno” aveva annunciato l'intenzione di abbandonare Como, la città che lo vide nascere, perché era venuto a mancare il sostegno degli amministratori locali. Alla fine la manifestazione si era, idealmente, fusa con un'altra sua creatura, il “Canto delle pietre”, proponendo una serie di concerti nelle basiliche cittadine in occasione del nono centenario della morte di Sant'Anselmo. La notizia di una possibile “fuga” di questa storica manifestazione aveva mobilitato il mondo culturale non solo a livello locale. La Provincia, in prima linea per sostenere l'Autunno musicale, aveva raccolto voci autorevoli come quella di Jack Lang, già ministro della cultura in Francia, del direttore de La Verdi Luigi Corbani, del pianista Michele Campanella e altri ancora (queste testimonianze sono visibili sul sito www.autunnomusicalecomo.it). Non era mancato la solidarietà dei rappresentanti delle altre realtà musicali comasche come Barbara Minghetti del Teatro Sociale e Maria Terraneo Fonticoli dell'Istituto Carducci (che si appresta a festeggiare i suoi primi cento anni di attività a sua volta in attesa di interventi istituzionali).
“Per noi il messaggio è chiaro - termina la Belgeri - l'Autunno musicale vuole sopravvivere e faremo tutto il possibile per realizzare una programmazione che si adegui a quelli che sono i contributi disponibili” ma il futuro, purtroppo, resta incerto.

Alessio Brunialti

Cultura e Spettacoli

Lunedì 16 Agosto 2010

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