Cultura e Spettacoli
Giovedì 26 Agosto 2010
Meglio Rula di Ely
Venezia si fa chic
Dai bocciati eccellenti, come Clooney e Avati, alle star che faranno notizia (come la regista Sofia Coppola e l'attrice Natalie Portman), ecco una guida a quello che ci sorprenderà nella prossima Mostra del cinema di Venezia. Dove, a ben vedere, stavolta c'è un po' troppa Italia...
Sta per partire la Mostra d'arte cinematografica di Venezia, la 67°, e ultimi giorni con le luci puntate su chi non ci sarà. Da mercoledì, l'apertura ufficiale è con l'attesissimo “Black Swan” di Darren Aronofsky con Natalie Portman, a parlare saranno i film. Anche se, come d'abitudine, il tappeto rosso del Lido richiamerà schiere di volti più o meno noti che c'entrano poco con il cinema ma sono in cerca di un po' di notorietà, per lanciarsi o rilanciarsi. Per fare un nome, un'habitué delle comparsate è Valeria Marini (che quest'anno fa una piccola parte in “Somewhere” di Sophia Coppola, uno dei titoli più gettonati del festival), ma l'anno scorso si fecero notare Noemi Letizia e il presidente venezuelano Hugo Chavez. Almeno quest'ultimo era protagonista di un documentario di Oliver Stone, ma ne approfittò per fare propaganda ritardando persino la proiezione. Quest'anno i casi che hanno fatto discutere sono tre, a cominciare “Una sconfinata giovinezzza” di Pupi Avati e “The American” di Anton Corbijn con George Clooney, entrambi esclusi. Per il primo, quasi sempre selezionato a Venezia negli ultimi anni tranne che per “Il figlio più piccolo” e varie volte premiato, Marco Müller voleva una destinazione fuori concorso (in gara ha messo “l'esordiente” Ascanio Celestini con “La pecora nera”) rifiutata da Avati. Il film del regista olandese girato nell'Abruzzo del dopo terremoto con il bel George nei panni di un fotografo assassino che si innamora di una bella italiana (Violante Placido) pare sia stato scartato per ragioni artistiche. Gli spettatori potranno giudicarlo da subito, in quanto sarà già in sala da venerdì 10 settembre, il giorno prima della consegna dei Leoni. L'assenza del divo di Laglio porterà anche quella di Elisabetta Canalis, ma non mancheranno le coppie, collaudate o recenti, in pasto al gossip. L'altro bello che resterà lontano dai riflettori sarà Renè Vallanzasca, il “bel Renè” raccontato da Michele Placido con il volto di Kim Rossi Stuart. Se è tornato dalle parti di “Romanzo criminale” e non da quelli melassosi di altri suoi lavori recenti, l'attore e regista pugliese potrebbe aver girato una bella pellicola, lontana dalla santificazione di un criminale sulla quale tanti hanno dibattuto a sproposito.
I cinefili sentiranno probabilmente più l'assenza del nuovo film di Terence Malick, “The Tree of Life” con Sean Penn e Brad Pitt, non ancora terminato dal perfezionista cineasta di culto. In compenso ci sarà “Miral” di Julian Schnabel, pittore e regista consacrato dopo “Lo scafandro e la farfalla”. Frieda Pinto (“The Millionaire”) è la protagonista della storia tratta dal romanzo autobiografico della giornalista e scrittrice palestinese Rula Jebreal, compagna di vita di Schnabel. Il film sarà in sala dal 3 settembre, in contemporanea con il passaggio veneziano, esattamente come “Somewhere”, girato in parte a Milano.
Ci sarà tanta, troppa Italia, in tutte le sezioni. Una scorpacciata di oltre 40 titoli nazionali che non farà bene a molti di loro, oscurati da quelli di maggior appeal dal punto di vista delle star, delle polemiche e delle tematiche. Isabella Ragonese, una delle migliori interpreti proposte dal nostro cinema negli ultimi anni (“Tutta la vita davanti”, “Dieci inverni”), è stata scelta come madrina delle cerimonie di apertura e chiusura della Mostra e avrà un'occasione per farsi conoscere a un pubblico largo. Anziché su un nome molto noto, Müller ha investito su una figura d'attrice ancora un po' distante dalle copertine patinate. Nel calderone ci sarà al solito di tutto, da un convegno su “You Tube e il cinema” al Leone alla carriera all'hongkonghese John Woo (porterà l'inedito “Reign of Assassin” e la versione restaurata del capolavoro “The Killer”) alla retrospettiva sul cinema comico italiano dal 1937 a oggi.
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