Si parlerà di America, di crisi economica, di società in trasformazione e di Barack Obama, personaggio al centro di un forte dibattito negli States, il 27 agosto, alle 21, nell'ambito della rassegna culturale «Quell'altro ramo del Lago di Como», in corso a Zelbio. La terza edizione della kermesse patrocinata dalla Provincia di Como e curata dal giornalista Armando Besio, avrà, proprio stasera, uno dei suoi appuntamenti più interessanti. Ospite sarà infatti il direttore del quotidiano «La Stampa», Mario Calabresi, che, a buon diritto, rappresenta uno dei personaggi di punta del programma 2010, che ha già visto, nelle scorse settimane, la partecipazione di Vittorio Sgarbi, intervenuto per parlare del genio di Caravaggio. L'incontro è ad ingresso libero e si terrà nel teatro di Zelbio. Il direttore del quotidiano torinese arriva nel Triangolo Lariano forte della sua conoscenza della realtà americamìna. Ricordiamo infatti che suo è il libro «La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi», reportage nell'America della crisi economica. Il terreno di studio e di raccolta dati di Calabresi è stata proprio l'esperienza americana tra il 2007 e il 2008, grazie alla quale, da inviato, il giornalista ha potuto cogliere le storiche trasformazioni del Paese oltreoceano. Precedentemente aveva testimoiniato per la Stampa, la terribile vicenda dell'attentato alle Torri Gemelle di New York. Sarà dunque inbteressante parlare oltre che della realtà fotografata dal libro anche degli ultimissimi sviluppi che vedono il Presidente degli Stati Uniti in netto calo nei sondaggi dei suoi elettori. Si potrà capire se la politica economica di Obama sia stata sufficiente o meno per rilnaciare una ripresa ancora latitante, e anche quanto la drammatica catastrofe ecologica nel Golfo del Messico abbia contribuito ad affossare la stella del primo presidente afroamericano della storia.
Calabresi del resto, dall'osservatorio privilegiato che gli è consono, come direttore di un prestigioso quotidiano, potrà anche portare il pubblico a riflettere su altri temi di questa tormentata estate italiana ed internazionale. Va ricordata inoltre anche la drammatica esperienza personale del personaggio, figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972, quando Mario aveva soltanto due anni. A quella pesantissima eredità è dedicato il libro «Spingendo la notte più in là» che Calabresi ha scritto qualche anno fa, dedicandolo alla sua famiglia e a tutte le altre che nei cosiddetti “anni di piombo” pagarono un prezzo molto alto alla lotta politica nel nostro Paese. Per ottenere altre informazioni su questo incontro e sul programma della rassegna si può chiamare lo 031.91.79.32.
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