Cultura e Spettacoli
Domenica 05 Settembre 2010
Il Campiello alla Murgia,
ma la star è Cancogni
Lo scrittore, 94 anni, insignito del prestigioso "Pen Club": nello stesso riconoscimento Michela Murgia è finita... ultima. C'è da riflettere sulla componente soggettiva delle valutazioni...
Non c'è dubbio che la vittoria di Cancogni faccia di gran lunga più notizia, per l'età vegliarda e per la vasta produzione letteraria, quasi del tutto dimenticata. «C'è sempre una luce di fondo nei miei finali - ha detto lo scrittore commosso -. Non esiste disperazione, che è un peccato mortale. Sono stato fortunato nella mia vita. Ora sono molto soddisfatto, di tutto». Lucio Lami, presidente onorario del «Pen Italiano» e fondatore del premio ha aggiunto: «Il Pen ha il merito di aver offerto un riconoscimento a un grande scrittore che da troppo tempo veniva trascurato: i suoi racconti, scritti tra il 1936 e il 1993 e pubblicati oggi, lo hanno strameritato». Considerato uno dei cinque premi più importanti d'Italia, il «Pen Club» deve il suo successo alla sua formula «lo scrittore votato da scrittori». Il riconoscimento infatti viene assegnato dopo che i 350 scrittori soci del «Pen» sono chiamati a votare con scheda anonima che viene aperta direttamente dal notaio il giorno della premiazione. Tra loro anche Laurana Berra, comasca, autrice di due «Incontri d'autore» pubblicati in agosto su queste pagine. Nota da tempo, la vittoria di Silvia Avallone al Campiello, nella categoria «Opera prima». La scrittrice, 27 anni, ha annunciato che il suo «Acciaio», best seller della Rizzoli, diventerà un film.
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