Cultura e Spettacoli
Lunedì 27 Settembre 2010
La Spagna "adotta"
regista di Cirimido
Ha ottenuto un finanziamento statale, in Galizia, che gli permetterà di iniziare le riprese del suo nuovo film su una diva del muto: continua l'ascesa professionale di Simone Saibene. L'America, lui, l'ha trovata in Galizia...
di Nicola Falcinella
Un nuovo progetto cinematografico per Simone Saibene. Il comasco di Cirimido da qualche tempo trasferito a Ourense in Galizia ha ricevuto nei giorni scorsi un contributo di 4.000 euro per la realizzazione della sceneggiatura del "documentario con messa in scena" intitolato "Estrella de tierra". Saibene, che nella regione atlantica spagnola aveva già realizzato il bel mediometraggio "Ritorno a San Andrés" (a destra un'immagine di scena), è tra gli otto beneficiari di un sostegno da parte della regione galiziana dopo una selezione tra gli oltre 80 partecipanti al bando annuale.
«Dando un'occhiata agli altri nomi in lista - racconta il regista - posso ritenermi in buona compagnia, in quanto in cima alla classifica è presente Oliver Laxe, che all'ultimo festival di Cannes ha vinto il premio Fipresci nella sezione Quinzaine de realisateurs per "Todos vós sodes capitáns" che si è aggiudicato 9.000 euro. Considerando il tempo di crisi e i tagli pubblici al cinema, posso ritenermi molto soddisfatto anche perché sono il primo "straniero" al quale vengono concessi fondi regionali galiziani per la sceneggiatura».
«Se tutto prosegue come spero, darò il primo ciak a settembre dell'anno prossimo» annuncia Saibene. Il tema del film, che sarà parlato in galiziano sarà incentrato sull'eredità umana e artistica dell'attrice del cinema muto spagnolo, Dina Montero. «Sarà ambientato - spiega il regista - interamente nel suo suo paese di nascita, Sisalde, e nelle zone limitrofe, cioè i borghi di Cedeira e San Andrés de Teixido, gli stessi luoghi dove ho girato "Ritorno a San Andrés". Il mio non sarà assolutamente un biopic, tantomeno un lavoro didattico sulla carriera dell'attrice, anche perché non esistono tracce video del suo passaggio nel mondo del cinema. Sarà piuttosto il tentativo di raccontare, nella contemporaneità e attraverso le vicende di persone che attualmente vivono a Cedeira, la parabola di vita di una donna e simbolicamente un secolo di storia spagnola visto con gli occhi della Galizia». Saibene ha già all'attivo i cortometraggi "Contrappunto: Gabriele Carpani, contrabbassista" (2004), "Patmos (Apocalyspi)" (2005) e il cortometraggio "Il furto della zucca" (2006). Inoltre collabora dal 2003 con la rivista di cinema "Duellanti" dove in questi mesi ha aperto una rubrica chiamata "Galizia dentro" nella quale recentemente ha dato anche anticipazioni sul nuovo film che Pedro Almodovar sta girando proprio in quella regione. Da quando si è trasferito in Spagna, Saibene, che è anche cantante e compositore per i comaschi «B:Folk», ha iniziato una collaborazione anche con il festival internazionale del cinema di Ourense.
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