Cultura e Spettacoli
Martedì 28 Settembre 2010
Dorfles racconta
un secolo di idee
Il celebre critico e artista protagonista di una conferenza, il 29 settembre, al "m.a.x. museum". Classe 1910, espone in terra elvetica una settantina di opere del Mac (1948-1958), il Movimento arte concreta di cui è stato il fondatore.
Incontrare Gillo Dorfles è un privilegio che permette di sondare, attraverso la perenne curiosità, l'acume del critico che fa da contraltare alla vena creativa dell'artista, unite ad una non indifferente vena ironica, un periodo molto lungo e complesso della storia dell'arte novecentesca. Sarà dunque preziosa, per il pubblico, la conferenza che si terrà, questa sera, alle 20.30, al Cinema teatro di Chiasso. L'occasione, che ha per titolo "Le espressioni del MAC", vedrà protagonisti appunto Dorfles, cento anni portati con signorile nonchalance e Luigi Sansone. Bisogna ricordare che l'evento entra nelle iniziative collaterali alla mostra "Gillo Dorfles. Movimento arte concreta. 1948 - 1958", esposizione che con una settantina di opere (dipinti, disegni, bozzetti, un tappeto, litografie e ceramiche datate appunto negli anni Quaranta) dell'artista e critico nato a Trieste nel 1910, è stata inaugurata al m.a.x. museum di Chiasso, lo scorso 16 settembre e resterà aperta al pubblico fino al 21 novembre (orari: da martedì a domenica, 10-12 e 15-18. Ingresso: 8 euro). La conferenza si pone dunque come opportunità di approfondimento sullo specifico periodo artistico del MAC, ovvero Movimento di Arte concreta, fondato nel 1948 dallo stesso Dorfles con Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monnet. Il gruppo, che agì nello specifico, in un periodo durato dieci anni, voleva porsi in contrasto con i canoni vigenti, in ambito figurativo e, proprio grazie al suo fondatore e mente critica, era proteso ad una nuova ricerca espressiva che portasse ad una fusione delle arti, eliminando steccati e barriere tra generi. Si tratta di una fase cruciale nella pur ricca esperienza artistica e critica dell'eclettico pensatore e creatore triestino che, in un'intervista di qualche tempo fa a <+G_CORSIVO>La Provincia<+G_TONDO>, dichiarò: «Il Mac è stato un periodo di straordinaria creatività per me e per gli altri artisti che ne fecero parte. Penso, ad esempio, a Bruno Munari, che svolse il fondamentale ruolo di designer, anche all'interno del MAC. Grazie a lui, il design, insieme all'architettura, è una delle forme di creatività che non ha perso il suo slancio artistico ma al contrario è viva e vitale ancora oggi». La conferenza, dunque, sarà un momento per ricordare quel periodo creativo e Dorfles lo farà con Luigi Sansone, co – fondatore della mostra e autore del catalogo su Gillo Dorfles. La moderazione dell'incontro è affidata a Nicoletta Ossanna Cavadini. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per la serata, è prevista anche un'apertura straordinaria dalle 20 alle 23.30, in modo da permettere al pubblico un raffronto diretto tra l'opera e il giudizio del suo autore. Nell'arco della mostra si prevedono poi altri appuntamenti: il 26 ottobre verrò proiettato il documentario di Francesco Leprino "Attraverso il tempo attraversato dal tempo… un secolo con Gillo Dorfles". Sono poi in atto anche laboratori didattici per i più giovani visto che Dorfles afferma: «Preferisco sempre, man mano che l'età avanza, guardare al futuro e al nuovo. I giovani sono il rinnovamento e la nuova strada da intraprendere». La mostra si chiuderà poi il 21 novembre con una cerimonia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA