Alberto Fortis sogna Sanremo
e intanto scrive un romanzo

Il cantautore con solide radici comasche ha tanti progetti per il futuro, tra cui un disco e la partecipazione al festival

COMO - Tra le star della canzone italiana che si sono affacciate alla fiera Moa - Music on air a Villa Erba di Cernobbio c'era anche Alberto Fortis, impegnato in un lungo tour e con tanti progetti per il futuro, ma anche con il suo esordio come scrittore con un romanzo fortemente autobiografico.
Cominciamo proprio dal titolo. Non “La mia vita” o “Autobiografia” bensì un più enigmatico “Al, che fine ha fatto Yude?”...
Certo, è tutto vero, è un libro che cerca di spiegare quanto c'è di “non visto”, il dietro le quinte della mia vita e della mia carriera, dall'adolescenza con la prima band, anzi, anche da prima, con la prima batteria chiesta a Babbo Natale a cinque anni. E Yude, che è una persona reale, rappresenta anche un po' il libero arbitrio, una figura che accompagna questa storia che è, come sempre, fatta anche di tante scelte.
Nello scorso agosto c'è stato un bel concerto a Blevio, Fortis torna spesso nel Comasco. Che legame c'è con la città?
A parte l'ovvia bellezza della città stessa, del suo lago qui c'è anche un bel pezzo della mia storia professionale visto che ho collaborato per tanti anni con una società di Fino Mornasco (la Gatti Promotion, ndr.) e nella mia band militano ben tre musicisti delle vostre parti, tre elementi fondamentali visto che suonano chitarra, basso e batteria e sono, rispettivamente, Luca Giugno, Angelo Quatrale e Marco Porritiello.
Talenti ben noti qui, strumentisti che spaziano dal jazz al funk al rock...
Ne parlavo con Cecilia Casella, che mi ha portato a presentare il libro: mi sembra che ci sia un bel fermento, maggior voglia di sostanza e anche vedere tutti questi musicisti mi sembra un sintomo di questo risveglio artistico.
C'è il libro, ma non solo: non abbiamo perso Alberto Fortis cantante e autore.
Assolutamente. Nell'immediato futuro c'è un doppio live che, penso, verrà pubblicato nel tardo autunno o, comunque, in tempo per Natale. Sarà una testimonianza di questo tour che sta proseguendo. Anzi, è doppio anche il tour perché ci sono i concerti ma anche le presentazioni di Al. Nel disco, dove suona la Fortis Seven Band, che si può dire anche 47 Band, ci sarà anche un inedito. Ma sto lavorando anche a un nuovo album.
Qualche anticipazione?
Oggi non è più come un tempo. Bisogna fare attenzione prima di realizzare un disco, aspettare di avere un bel progetto e anche le sedi giuste dove presentarlo.
Magari Sanremo?
Chissà? Una cosa è certa: io sono uno di quei tre, quattro artisti italiani che non sono mai andati al Festival.
Penso che, nonostante tutto quello che se ne dice, sia una manifestazione importante, con una tradizione ineguagliabile e quando si decide di partecipare bisogna andarci deciso, come un gladiatore. Forse è arrivato il momento di questa prima volta.
Alessio Brunialti

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