ComON e l'acqua
mostra al Grumello

Fino al primo novembre a Cernobbio la rassegna H2O_ Nuovi scenari per la sopravvivenza in cui artisti, grafici e designers si sfidano sul tema del rispetto ambientale

COMO - È arrivato alla sua terza edizione comON, l'evento che individua e supporta i giovani talenti nei diversi settori della creatività - moda, arte, design - per avvicinarli al mondo dell'industria, per attivare collaborazioni con le aziende di moda e design. La settimana della Creatività, in programma fino a domani, vede Como vibrare di giovane inventiva. È l'acqua il tema centrale di questa edizione, che è anche al centro della rassegna itinerante H2O_ Nuovi scenari per la sopravvivenza. Ideata dall'associazione no profit H20, la mostra dopo Canada e India a Villa del Grumello. Fino al primo novembre sono esposti 120 progetti di architetti, designer e grafici notissimi - da Aldo Cibic ad Alessandro Mendini, da Michele De Lucchi a Patricia Urquiola a Fabio Novembre - e giovani emergenti. «Qui c'è il nostro gotha creativo», spiega la curatrice Cintya Concari, «ma anche le tavole di nuovi talenti. Per la prima volta questi grandi autori italiani hanno lavorato tutti insieme, e in modo assolutamente gratuito, per donare una loro proposta all'associazione H20». I lavori rappresentano soluzioni concrete per affrontare l'emergenza acqua. «Bisogna usare la cultura del progetto per risparmiare una risorsa fragilissima. Il design deve avere un contenuto etico. Per questo sono esposte anche tavole di progetti per veri e propri prodotti, che consentono per esempio di usare un bagno ad enzimi e non ad acqua», racconta. A fianco a tavole di architettura, prodotti di design, elaborati di comunicazione visiva, ci sono prototipi che affrontano il tema con soluzioni legate al territorio, all'ambiente e alla sostenibilità, e tre lavori vincitori dell'workshop Water = Life svoltosi a Milano allo scorso Salone del Mobile. A far da contraltare in mostra anche alcune bottiglie di vetro, ideate da designer e stilisti come Pininfarina, Giuggiaro, Vivienne Westwood, dalle forme e dai colori decisamente accattivanti. «È una scelta provocatoria che desidera far capire al visitatore che l'importante non deve essere il contenitore, per quanto bello, ma il contenuto», continua ancora Cintya Concari. Un'osservazione fondamentale che ribadisce il dovere dei giovani progettisti di incidere sulle decisioni finali del consumatore che devono tener conto di risorse, materiali e ambiente. Ingresso libero. Orario: 10-18.30.
Emma Gravagnuolo

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