Si leggerà a Como
la storia della moda

Sabato alle 18 l'inaugurazione di "Biblio Filo", la nuova raccolta della Fondazione Ratti con volumi unici relativi ai tessuti, ma anche alle tecniche di tessitura, al design, agli stili dell'abbigliamento. Adesso la città ha tutte le carte in regola per diventare un polo di riferimento culturale internazionale: a quando una collaborazione con le scuole di moda di Londra o Anversa?

di Sara Cerrato

Importante evento sabato 11 dicembre, alle 18,  alla Fondazione Ratti di Como, alla Villa Sucota, in via per Cernobbio. Con il suo ingresso nel sistema bibliotecario di Como, la Biblioteca della Fondazione Antonio Ratti diventa pubblica ed accessibile a tutti. È un importante risultato e un sostanzioso incremento per il patrimonio librario della nostra città, una “aggiunta” che farà la felicità di tanti studiosi italiani e stranieri ma anche di studenti che potranno liberamente visionare il materiale contenuto nella biblioteca della Fondazione Ratti.
L'evento verrà festeggiato con l'inaugurazione di «Biblio Filo», una mostra che metterà in primo piano l'ultimo “acquisto” della biblioteca Far, ovvero la collezione di libri antichi e rari che Alberto Tagliabue, collezionista da noi intervistato,  ha donato perché entri a far parte del patrimonio della Fondazione. La studiosa Margherita Rosina afferma: «Caratteristica saliente della nostra biblioteca sarà il fatto che si tratta di una collezione di libri specifici, non frequenti  nel Comasco. Il nostro obiettivo principale, ora che la biblioteca sarà a fruizione pubblica, è quello di convogliare nel nostro territorio molti studiosi che abbiano desideri di approfondire, grazie a questi volumi, le proprie ricerche. Direi che abbiamo a disposizione un patrimonio di respiro internazionale». Molti dei volumi della biblioteca Far sono infatti in lingua inglese, francese e tedesca. Altissimo è  il livello di specializzazione, che ha portato alla decisione, anche su impulso di Chiara Milani, direttrice della Biblioteca di Como, all'ingresso nel  Sbic - Sistema Bibliotecario Intercomunale Como. Gli oltre tremila volumi, a cui deve aggiungersi un cospicuo numero di riviste di moda e di arte, per ora non catalogate (oltre 100 testate, dagli anni Trenta) sono state catalogate secondo gli standard internazionali. «Questo lavoro continua ancora oggi - afferma Margherita Ghirardi responsabile della biblioteca con Francina Chiara – dato che sono continue le acquisizioni e le donazioni per un costante ampliamento del patrimonio librario».
Da domani quindi la biblioteca sarà  aperta al pubblico e i volumi disponibili per gli utenti saranno rintracciabili nel sito dell'OPAC di Como: www.sistbibliotecacomo.it. Ma quali sono le collezioni presenti a Villa Sucota e aperte al pubblico? Si parla appunto di tremila trecento volumi che sono raccolti in due branchie: da una parte abbiamo ampio materiale sulla storia del tessile e della moda, dall'altra si punta anche all'arte contemporanea, seguendo una diversa ma altrettanto importante vocazione di ricerca della Fondazione Ratti. Le riviste, come sopra si è detto, costituiscono un altro bacino di informazioni, che si può visionare anche se non è ancora possibile accedervi on line. C'è poi la branca della biblioteca antica resa preziosa dai  circa 150 volumi del fondo Tgl, appunto la donazione Alberto Tagliabue. Essa comprende  quattro cinquecentine, due volumi del Seicento, una cinquantina di pubblicazioni del Settecento e più di un centinaio di libri dell'Ottocento tutti aventi come argomento la storia del tessile, della tessitura, della tintura e della moda. La biblioteca funzionerà  in modo efficiente e moderno. Saranno possibili prestito, prestito interbibliotecario e consultazione in sede. Per inoltrare richieste di scambio bisogna scrivere a: [email protected]. Gli orari sono: lunedì (13.00-17.00), martedì (10.00-14.00) e giovedì (13.00-17.00). Info: [email protected], 031.233227 e anche www.fondazioneratti.org e www.sistbibliotecacomo.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA