Bonolis a Montano Lucino
<In vacanza da zia Adele>

Il presentatore ha ricordato commosso le sue estati comasche nella casa d'accoglienza fondata dalla zia proclamata beata

COMO - <Mia zia era una bella persona>. Durante una lezione universitaria sulla televisione, sembrerebbe impossible trovare spazio per il racconto del proprio privato. Ma se il “professore” in questione si chiama Paolo Bonolis il discorso è diverso.
In attesa di tornare in tv, a marzo, con Il senso della vita («Siamo sempre andati in onda in seconda serata, mentre adesso ci sposteremo anche in prime time»), il popolare presentatore, durante un incontro all'Università Statale di Milano nell'ambito della rassegna Milano per  Gaber, ha infatti rivelato il suoi trascorsi estivi comaschi e, in particolare, il rapporto che lo legava alla prozia, Adele, scomparsa nel 1980 e dichiarata beata nel 2007.
Quando il moderatore dell'incontro, il giornalista Massimo Bernardini, riferendosi al rapporto del conduttore con la carità e la beneficenza, gli ha chiesto un ricordo della zia (nella foto ndr), Bonolis ha aperto il libro del suo passato, abbandonando per un attimo lo status di mattatore assoluto del piccolo schermo.
«D'estate i miei genitori lavoravano - ha spiegato -, e io passavo le vacanze a Montano Lucino, nella casa-famiglia di mia zia. Lì, lei accoglieva le ragazze di strada e dava loro un lavoro. Ricordo che il clima che si respirava era di serenità e allegria».

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