Da Patty a Van De Sfroos
Sanremo prepara un "mix"

Morandi vuole accontentare un pubblico eterogeneo: per questo, al "suo" Festival ha chiamato "classici" come Al Bano, artisti intellettuali come Vecchioni, artisti popolari del calibro della Tatangelo, grandi ladies della canzone del livello di Patty Pravo e Anna Oxa. Nel cast dei "big" anche Nathalie, vincitrice dell'ultimo "X Factor". I riflettori sono però tutti per il cantautore comasco Van De Sfroos, che canterà in dialetto un brano ispirato a Salgari e a suo padre...

C'è Van De Sfroos, il cantautore comasco che porta un brano nel dialetto di Tremezzo, ma pure un "classico" come Al Bano, una signora del palco del calibro di Patty Pravo e un "fuoriclasse" della musica italiana come Vecchioni. Si annuncia ricco di interesse, per il mix di generi (e di generazioni artistiche) che propone, il 61° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, presentato a Roma dal conduttore Gianni Morandi e dal direttore artistico Gianmarco Mazzi. Ma ecco i "big", con i titoli delle loro canzoni:
Luca Madonia e Franco Battiato con "L'Alieno"; Anna Oxa con "La mia anima d'uomo"; Max Pezzali con "Il mio secondo tempo"; Roberto Vecchioni con "Chiamami ancora amore"; Tricarico con "3 colori"; Al Bano con "Amanda è libera"; Nathalie (vincitrice di X Factor poche settimane fa) con "Vivo sospesa"; Emma e i Modà con "Arriverà"; Davide Van De Sfroos con "Yanez"; Patty Pravo con "Il vento e le rose"; Giusy Ferreri con "Il mare immenso"; Anna Tatangelo con "Bastardo"; La Crus con "Io confesso"; Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario con "Fino in fondo".

Tra i primi a commentare la propria partecipazione, Davide Van De Sfroos ha detto: «Cancellare i dialetti è come limare gli Appennini, perchè l'Italia rimane unita anche grazie all'identità dei dialetti. Mi preoccuperò il giorno in cui parleremo tutti un italiano commerciale misto all'inglese». L'artista, nato a Monza, ma cresciuto e residente sul lago di Como, ha spiegato il titolo della sua canzone. «Yanez è un omaggio a mio padre, che non c'è più - spiega l'artista nato a Monza e cresciuto a Mezzegra, nel cuore del Lago di Como -. Lui è cresciuto leggendo i romanzi di Salgari.
Quando, poi, è nata la versione tv, ho subito pensato che Yanez di Leroy gli assomigliasse anche fisicamente. Mio padre ne era conquistato. Gli ultimi anni della sua vita li ha vissuti a Cesenatico trasformandosi lui, uomo di lago, in lupo di mare. Mi piace immaginarlo ancora sulla barca, come Yanez sul "praho". Nel brano immagino lui, ma anche altri personaggi di quei racconti, attualizzati e trasferiti in riviera».

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