Con Mozart l'amore trionfa
tra bellezza e sapienza

Il Teatro Sociale inaugura venerdì 7 gennaio alle 20,30 (con replica domenica 9) il 2011 con "Il flauto magico" di W. A. Mozart. Il Singspiel in due atti su libretto di E. Schikaneder, venne rappresentato per la prima volta a Vienna nel 1791. L'azione si svolge in un antico Egitto immaginario

b.faverio

Il Teatro Sociale inaugura venerdì 7 gennaio alle 20,30 (con replica domenica 9) il 2011 con "Il flauto magico" di W. A. Mozart. Il Singspiel in due atti KV 620 su libretto di E. Schikaneder, venne rappresentato per la prima volta a Vienna nel 1791: in lingua tedesca composto di parti cantate e parti recitate in uso anche in Inghilterra, Francia, Spagna. L'azione si svolge in un antico Egitto immaginario. Atto primo. In una foresta il principe Tamino è inseguito da un enorme serpente. Cade sfinito, ma lo soccorrono tre Dame della Regina della notte. Entra in scena Papageno, l'uccellatore, che lo sveglia spacciandosi per il suo salvatore, ma le tre Dame gli lucchettano la bocca e mostrano a Tamino il ritratto di Pamina. Con un rombo di tuono entra Astrifiammante, la Regina della Notte che spiega a Tamino essere stata la figlia Pamina rapita da Sarastro e gli chiede di liberarla promettendogliela in sposa. Le Dame lo informano che Sarastro é sacerdote di Iside, gli donano un flauto magico e gli indicano Papageno al quale donano un carillon magico. Nel palazzo di Sarastro il nero Monostato, che insidia Pamina, è interrotto da Papageno che lo fa fuggire. L'uccellatore giunge per annunciare a Pamina l'arrivo del suo liberatore. Tamino, guidato da tre genietti, giunge al tempio di Iside. Due delle porte del tempio sono chiuse (Ragione e Natura) ma la terza (Sapienza) si apre. Un sacerdote spiega a Tamino quanto Sarastro sia benefattore dell'umanità. Incredulo Tamino suona il flauto e gli risponde il carillon: lo cerca, ma sbaglia direzione. Papageno ha ritrovato Pamina: fuggono, inseguiti da Monostato e dai servi. Giunge Sarastro al quale Pamina chiede perdono. Monostato ha catturato Tamino, ma Sarastro lo punisce per aver insidiato Pamina e fa condurre i due al tempio delle prove, per prepararli alla felicità. Atto secondo Sarastro chiede ai sacerdoti di Iside di accogliere Tamino, quindi invoca Iside e Osiride. Nel tempio Tamino e Papageno si sottopongono alla prima prova: stare in silenzio. La Regina della notte e le Dame, invano tentano di farli parlare. Dorme Pamina e Monostato cerca di baciarla, ma é scacciato dalla Regina Astrifiammante che sveglia Pamina e le dà un pugnale per uccidere Sarastro, il quale spiega alla giovane che con l'amore si raggiunge la felicità. Nel tempio Tamino e Papageno devono ancora stare in silenzio, ma l'uccellatore si mette a discorrere con una vecchia che si trasforma in una bella Papagena. Pamina, vedendo che Tamino non le parla crede che lui non l'ami più. Papageno giura fedeltà a Papagena. I sacerdoti lo cacciano. Pamina, disperata, tenta di uccidersi, ma i tre Geni la rassicurano. Tamino con Pamina stanno davanti al cancello del terrore. Pamina suggerisce di suonare il flauto. Papageno vuole morire perché gli hanno tolto Papagena. Appaiono i tre Geni che gli suggeriscono di suonare il carillon e la giovane riappare per la felicità di entrambi. Monostato, la Regina della notte e le Dame vogliono attaccare il castello di Sarastro, ma un terremoto li inghiotte. Nel tempio del Sole Sarastro é in trono, davanti Tamino e Pamina, accolti nella confraternita di chi ama bellezza e sapienza.
Personaggi e interpreti: Stefano Rinaldi Milani (Sarastro), Leonardo Cortellazzi (Tamino), Clara Polito (Regina della notte), Serena Gamberoni (Pamina), Loredana Arcuri (prima Dama), Lorena Scarlata ( seconda Dama), Angela Nicoli (terza Dama), Silvia Spruzzola, Beatrice Palumbo, Simona Di Capua (Geni), Laura Catrani (Papagena), Filippo Bettoschi (Papageno), Anicio Zorzi Giustiniani (Monostato), Alessandro Calamai, Marco Voleri (sacerdoti-armigeri). Direttore d'orchestra de «I Pomeriggi Musicali»,Oliver Gooch. Regia, scene, costumi di Eugenio Monti Colla. Roberto Gritti, light designer, Antonio Greco, maestro del Coro Aslico. In lingua, sottotitolata. guarda il video

Maria Terraneo Fonticoli

Cultura e Spettacoli

Venerdì 07 Gennaio 2011

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