Che bella sorpresa il duo Leotta-Alogna

b.faverio

A dispetto del titolo vagamente disneyano, il "Concerto magico" che ha visto protagonisti al Teatro Sociale Christian Leotta e Davide Alogna si è offerto come impegnativa ed interessante occasione di ascolto, per il folto pubblico. Nella prima parte del programma i due artisti, siciliani di nascita e comaschi d'adozione - dunque testimonial elettivi per il Circolo Pirandello Como, artefice dell'iniziativa - si sono alternati sul palco. Della «Fantasia in re minore» di Mozart Leotta (in basso, nella foto Bartesaghi) ha dato una lettura pensosa, riflessiva, scegliendo tempi lenti, centellinando ogni nota, quasi alla ricerca alchimistica del suono perfetto. Scelta plausibile, che però ha a tratti sacrificato un poco il respiro complessivo delle frasi. Avvezzo a muoversi con sicurezza nel mare magnum delle sonate beethoveniane, Leotta ha poi eseguito le "Variazioni op. 35" del maestro di Bonn. L'opera, insidiosa tecnicamente e di non facilissimo ascolto, è stata affrontata dal pianista con signorile controllo. Dal classicismo viennese si è passati al Novecento russo di Prokofiev con la "Sonata per violino solo op. 15", di cui Alogna (foto sopra) ha messo in rilievo gli scatti folclorici come le melodie distese. La vera sorpresa della serata è stata la seconda parte, con un inedito Leotta in versione cameristica insieme ad Alogna. Con buona intesa e raffinata cura timbrica il duo ha interpretato le Variazioni "Helas, j'ai perdu mon amant" di Mozart, intrise di tenera malinconia. Finale arcadico ed elegante con la Sonata "Primavera" di Beethoven. Lunghi applausi.

Marina Riboni

Cultura e Spettacoli

Mercoledì 26 Gennaio 2011

Che bella sorpresa il duo Leotta-Alogna

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