Cultura e Spettacoli
Martedì 01 Febbraio 2011
Un intelvese mise le ali
a... Castel Sant'Angelo
La figura di Ercole Ferrata (1610-1686) verrà esaminata dai critici d'arte nel convegno in programma il 3 e il 4 febbraio, a Villa Gallia e in Pinacoteca, a Como. In parallelo anche una mostra.
Numerosi studiosi italiani, inglesi, portoghesi e polacchi si ritroveranno a Como, il 3 e il 4 febbraio, a Villa Gallia e in Pinacoteca per il convegno scientifico internazionale «Ercole Ferrata (1610-1686) da Pellio all'Europa» a cura di Andrea Spiriti e Claudio Strinati. L'iniziativa dedicata allo scultore barocco nativo di Pellio Inferiore (Como) è promossa dall'Assessorato provinciale alla Cultura e dall'associazione intelvese Appacuvi per fare il punto sull'importanza della figura e dell'opera dell'artista che fu collaboratore di Alessandro Algardi e Gian Lorenzo Bernini a Roma e conquistò un ruolo di primo piano nel Seicento. Tra le sculture realizzate nella città eterna spiccano all'interno della chiesa di Sant'Agnese in Agone, in piazza Navona, la statua marmorea di Sant'Agnese sul rogo (1660) che emerge con i panneggi dalle fiamme e la pala con la «Lapidazione di Sant'Emerenziana». Poi ci sono il celebre "Angelo con la Croce" sul ponte di Sant'Angelo e “L'elefante con l'obelisco” di fronte alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva. I temi che verranno affrontati dagli studiosi nel convegno a Como dedicato allo scultore barocco spaziano dalla diffusione territoriale delle sue opere, con nuovi apporti a Genova, in Sardegna e in Portogallo, alla direzione dell'Accademia medicea di Roma e dal collezionismo di stampe al ruolo nella nascita del rococò. Tra gli interventi in programma spiccano quelli di Jennifer Montagu del Warburg and Courtauld Institute dell'Università di Londra su «Ferrata e Algardi», di Andrea Spiriti dell'Università degli Studi dell'Insubria sullo scultore e i prodromi del rococò, di Mariusz Karpowicz e di Marius Somolinski dell'Università di Varsavia rispettivamente su «Leonardo Retti allievo di Ercole Ferrata» e «Il gruppo di Santa Elisabetta a Wroclaw», di Teresa Vale dell'Università di Lisbona su «Ferrata e il Portogallo» e di Alessandra Pasolini sull'impronta lombarda nella scultura del Seicento in Sardegna. L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle celebrazioni del quarto centenario della nascita dell'artista comasco che visse a Roma. Il convegno si concluderà nel pomeriggio del 4 febbraio con una visita alla mostra «Omaggio ai maestri intelvesi Ercole Ferrata e Carlo Innocenzo Carloni» nelle sale della Pinacoteca civica di Como, aperta fino al 6 marzo, che presenta otto statuette lignee, della parrocchia di Pellio, provenienti dallo studio romano dello scultore e in deposito al Museo Diocesano di Scaria Intelvi di prossima riapertura.
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