Cultura e Spettacoli / Como città
Sabato 12 Febbraio 2011
Enrico Bosco e Fellini:
il suo nume tutelare
L'attore che manda a memoria i testi dei film aspetta l'uscita del film in cui recita a fianco di Claudia Gerini, per la regia di Marina Spada e spiega come il grande cineasta abbia guidato i suoi incontri più importanti
È lo straordinario percorso di Enrico Bosco, comasco, uscito dalla scuola per videomaker della Camera di commercio Dreamers, diretta da Paolo Lipari. Lì ha imparato le tecniche per realizzare un filmato che ha concretizzato con La signora misteriosa, una docu-fiction dedicata a una delle figure più emblematiche della nostra cinematografia, quella di Caterina Boratto.
«Sono andato a Roma per conoscerla - racconta - Ho parlato a lungo con sua figlia e l'ho incontrata», un momento prezioso, quanto il filmato, visto che l'attrice, 95 anni, si è spenta lo scorso 14 settembre. «Stavo raccontando questa esperienza a Claudia e ho scoperto che lei avrebbe dovuto interpretare proprio il ruolo della Boratto in un progetto», ha spiegato. Coincidenze del cinema. Claudia è Claudia Gerini, Bosco l'ha conosciuta sul set di Metafisica per le scimmie, il film che ha girato a Milano tra l'estate e l'autunno dell'anno scorso e che vede la regista, Marina Spada, attualmente impegnata in fase di montaggio.
Enrico è il nipote della protagonista, Monique, una donna dalla vita apparentemente perfetta, equilibrata, che viene sconvolta dalla morte del padre e dalla fine di un'importante relazione sentimentale.
La “scoperta” di Bosco da parte della Spada, cineasta rigorosa, autrice di pellicole misurate, mai banali, è stata quantomeno particolare. Come molti sanno, è accaduto anche di recente al festival il cinema italiano> dove si è prestato a illustrare un quiz come “dvd umano”, questo ragazzo non ancora ventenne ha una tale dedizione nei confronti della settima arte da riuscire a imparare, senza sforzo alcuno, i dialoghi dei suoi film preferiti a memoria.
Anzi, si potrebbe parlare proprio di colonna sonora, visto che ne riproduce alla perfezione pause, rumori di scena, musiche, naturalmente interpretando tutte le parti, con un range che spazia da L'era glaciale a La finestra sul cortile.
«Marina mi ha visto allo Spazio Oberdan a Milano - ricorda - e ha deciso di scritturarmi». Non paga della performance sul palco, la regista lo ha letteralmente “interrogato” restando folgorata da quella che è una vera e propria dote naturale, perché non c'è particolare impegno: i film, semplicemente, si impossessano di lui. Ma ora “il gioco si fa duro”, per citare un'altro celebre lungometraggio e per Bosco ora si tratta di trasformarsi, egli stesso, in un “oggetto di luce”. Un paradosso che sarebbe sicuramente piaciuto a Federico Fellini, regista di culto e di riferimento per Enrico che proprio in 8 1/2 e Giulietta degli spiriti ha scorto la Boratto, restandone incantato. Un work in progress il suo: «Vorrei incontrare altri personaggi che hanno lavorato con lei e con Fellini, ad esempio Valentina Cortese», ma ha ancora tutto il futuro davanti e ora attende l'uscita di Metafisica per le scimmie.
Alessio Brunialti
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