Cultura e Spettacoli
Sabato 05 Marzo 2011
Da Virgilio a Leonardo,
tra i codici con un clic
Nell'arco di cinque anni saranno leggibili, in versione digitale, i 36 mila manoscritti conservati nella più antica biblioteca italiana, presieduta dal comaso monsignor Franco Buzzi. Ecco il documentario che ne illustra la storia.
L'obiettivo è quello di riportare le opere della Biblioteca Ambrosiana di Milano a disposizione del degli studiosi, degli appassionati, ma soprattutto del grande pubblico.
Per questo, nei mesi scorsi, ha preso il via il Dai-Digital Ambrosiana on Internet, un progetto che prevede la digitalizzazione del patrimonio di oltre 36 mila manoscritti presenti sugli scaffali della storica sede di piazza Pio XI. Il lavoro, realizzato da un'equipe di studio composta dagli stessi Dottori dell'Ambrosiana e da esperti del settore editoriale e digitale, è cominciato nei mesi scorsi e una prima fase sta per concretizzarsi: nei prossimi giorni, infatti, saranno già on-line 115 mila pagine. Un primo passo di un lungo cammino, che si completerà nei prossimi cinque anni, con un notevole investimento economico, stimato nella somma di 500 mila euro. «Anche se sembra un paradosso, il nostro scopo è sia la conservazione, sia la fruizione – ha sottolineato Monsignor Gianantonio Borgonovo, direttore della Biblioteca -: se vogliamo che l'Ambrosiana risplenda come ha sempre fatto nei suoi quattrocento anni di vita, abbiamo il compito urgente di promuovere una digitalizzazione che guardi al futuro. Nei prossimi anni, vorremmo creare veri e propri network virtuali, accessibili al pubblico e alle istituzioni». L'iniziativa dell'Ambrosiana, che ovviamente manterrà la proprietà dei diritti di ogni pagina pubblicata on-line, è senza precedenti: si tratta infatti della prima volta che un intero patrimonio di manoscritti verrà digitalizzato senza operare alcun tipo di selezione o di taglio. Non solo. Oltre ai manoscritti, il catalogo della Biblioteca virtuale comprenderà, anche le antiche pergamene e gli epistolari: in questo modo, la consultazione on-line, che fino a dicembre sarà gratuita e, dal 2012, su abbonamento, avrà la stessa valenza di quella fisica e consentirà di preservare i documenti dal deperimento e dall'usura. Garanzia della qualità della digitalizzazione in corso, è l'utilizzo di una piattaforma riconosciuta a livello internazionale e che permette di aggiornare in tempo reale le tecnologie, garantendo la fruibilità dei contenuti. «Per noi si tratta di un progetto davvero innovativo - ha aggiunto monsignor Gianni Zappa, presidente dell'Ambrosiana -: credo che nessuno, o quasi, sappia quanto sia prezioso il patrimonio della nostra Biblioteca. Quattrocento anni fa Federico Borromeo, il fondatore, voleva che questo patrimonio fosse a disposizione di tutti. Ed è proprio questo l'obiettivo che vogliamo raggiungere attraverso la digitalizzazione».
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