Cultura e Spettacoli
Martedì 15 Marzo 2011
Villoresi: "Il dramma di Medea
nasce dalla psiche umana"
Il mito di Medea, feroce e inquietante simbolo del buio vendicativo che può ottenebrare la mente degli esseri umani, torna sulla scena, venerdì 18 marzo, alle 20.30, al Cinema Teatro di Chiasso. Sul palco nei panni della madre assassina l'attrice Pamela Villoresi
Signora Villoresi, tra atmosfere ancestrali e terribili riferimenti all'attualità, il personaggio di Medea non cessa di proiettare su di noi il suo fascino tragico…
E' vero. Per aver interpretato già due volte la figura di Medea, so bene che richiede a chi la interpreta il sangue. Perché il racconto del suo dramma sia veramente "catartico" come richiesto nei canoni della tragedia greca, quel dramma deve essere veramente vissuto, passare attraverso il corpo e la voce dell'interprete. C'è la necessità di estrinsecare sentimenti difficili, come l'abbandono e la rabbia.
Nel vostro allestimento, si punta su un rimando all'oggi e ai sanguinosi delitti familiari che punteggiano le cronache. Perché?
Il riferimento all'attualità è più che mai evidente e mostra che le scelte e le azioni di Medea che arriva ad uccidere i propri figli sono, purtroppo, non il risultato di una cultura ancestrale e primitiva ma appartengono alla psiche umana, nei suoi recessi più tormentati. Per fortuna, le tensioni e gli scontri in seno alle famiglie non arrivano quasi mai a conseguenze così estreme, ma ci sono tanti modi dolorosissimi per riversare odio contro si è amato e spesso i figli ne fanno le spese.
Che idea si è fatta di Medea?
Mi sono sempre rifiutata di considerarla una "selvatica". Era una donna coltissima, capace di utilizzare le erbe a scopo curativo, era influente. Le sue azioni sono il risultato della condizione in cui si trova una donna ma anche un uomo, quando viene tradito nel valore o nel sentimento in cuoi ha riposto tutto se stesso. Persino al tempo di Euripide questa storia causò grande scalpore tanto che costò la vittoria al suo autore. Per prima cosa, Euripide le aveva attribuito il ruolo, inusitato all'epoca per una donna, il ruolo di genitrice, inoltre, Medea è ribelle e non accetta passivamente il fatto di essere messa da parte. Una ribellione che arriverà alle più tragiche conseguenze. guarda il video
Sara Cerrato
© RIPRODUZIONE RISERVATA