La storia di Caterina
in balia dei violenti

La scrittrice Licia Badesi racconta stupri, violenze e infanticidi a Como, tra il 1820 e il 1862, ricostruiti attraverso la consultazione di 590 fascicoli all'Archivio di Stato di Como

COMO - Donne davanti alla giustizia: è questo il tema della nuova ricerca di Licia Badesi che, con questo studio, prosegue la sua indagine sulla vita della gente comune mediante la consultazione degli Archivi di Stato di Como. Se la prima indagine, raccolta nel volume La rivolta del capitano e altre cronache (edizioni Geniodonna, 20 euro), riuniva alcune testimonianze della gente comune  dell'area di Como e del Canton Ticino tra la metà del Settecento e la metà dell'Ottocento, quest'ultima ricerca pone al centro la condizione della donna nel territorio comasco nel periodo 1820-1862.
Lo studio, frutto della consultazione di ben 590 fascicoli dell'Archivio di Stato di Como, è orientato infatti su casi che riguardano in modo diretto le donne che, per diversi motivi, vengono chiamate davanti alla giustizia. Attraverso la consultazione delle antiche indagini custodite presso l'Archivio di Stato, l'autrice si fa spettatrice degli accadimenti che turbano le piccole comunità di un paese o di un borgo attraverso la ricostruzione dei singoli casi: «La mia attenzione - spiega Licia Badesi - si è concentrata sui personaggi, di cui ho cercato di tracciare un ritratto, o meglio un profilo approssimativo, perché in questi documenti è raro trovare quei particolari che, insignificanti per chi giudica, sono invece utili a chi, come me, voglia essere umile cronista di quei processi: la descrizione delle persone, il loro modo di vestire, il loro atteggiamento e tutto quello che in qualche modo può suggerire carattere e stato d'animo di chi deve affrontare un processo». Le indagini riguardano casi di infanticidio, aborto e stupro: le denunce per quest'ultimo reato, che costituiscono circa la metà dei casi presi in esame, sono emblematiche della drammaticità della condizione umana. L'autrice approfondisce un caso di stupro insieme a noi, che si svolse proprio a Como: l'evento riguarda una donna, di nome Caterina Fritz, una straniera originaria probabilmente di Hannover, ed è datato 25 giugno 1832.
Manuela Moretti

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Eco di Bergamo Intervista a Licia Badesi