Cultura e Spettacoli
Lunedì 23 Maggio 2011
Sommersi dai problemi?
Ecco chi li risolve per lavoro
Dal manager che ha perso le chiavi alla sceicca che ha dimenticato la biancheria intima (con brillanti) nel caveau di una banca: sono solo alcune delle follie quotidiane che la valtellinese Helen Nonini si trova a fronteggiare nel suo quotidiano lavoro di "problem solver". E ora racconta in un libro che si presenta a Como il 25 maggio, alla serata del Soroptimist.
L'erba voglio non cresce nemmeno... Alt. Il detto non vale più, appartiene a un mondo arcaico, abitato da fatine con la bacchetta magica spuntata, dimenticate persino dai bambini. A sfondare la barriera dell'improbabile e dell'impossibile è una professionista che non si concede tregue fino a quando non ha trovato la soluzione, soddisfatto una richiesta che spesso rasenta il paradosso. Non si scompone Helen Nonini problem solver di professione, quando magari dall'altro capo del mondo, riceve "sos" imprevedibili e bizzarri: non perde neppure un secondo a interpretare l'assurdo e disegna immediate strategie preparandosi a sfidare persino le leggi di natura pur di arrivare al risultato. «Affronto per lo più richieste curiose» ammette, facendo scorrere una carrellata di inverosimili situazioni. Dal blackberry, per lei come un organo vitale, i messaggi affiorano giorno e notte a centinaia: «Urgente, Team Italia, bisogno 2 paia di piccioni veneziani. Destinazione Ginevra. Consegna tra 36 ore. Chi mi può aiutare???». È solo un esempio delle stravaganze che decidono l'agenda di una problem solver. «Ecco in una sola schermata, la sintesi della mia professione», chiosa Helen Nonini citando il caso nelle pagine di "Professione Problem Solver" dove delinea un'avventura al confine fra vissuto personale e professionale separati da una linea netta, ma sottilissima. Sarà presentato questa sera per iniziativa del Soroptimist Club di Como - ore 21.15 alla Sala Bianca del Teatro Sociale - il libro edito dal Sole 24 Ore, che inaugura la linea editoriale "Business novel". In dialogo con la sociologa Anna Sfardini, la Nonini, 31 anni e una carriera in inarrestabile ascesa, schiuderà la nicchia di un mondo dove tutto è assolutamente esclusivo, a misura di Vip spesso assillati da megalomanie e capricci. La richiesta più strana o quella che le ha procurato la scarica più intensa di adrenalina? «Sono tantissimi gli episodi, alcuni sono raccontati nel libro» spiega ricordando il volo in mongolfiera commissionato per un week end originale o il manager sull'orlo di una crisi di nervi per aver perso le chiavi dell'auto in un vastissimo campo in Toscana, uscito dall'impasse grazie a un metal detector procurato in tempi record. «Indimenticabile la principessa araba che aveva dimenticato a Roma un completino intimo regalatole dal marito - aggiunge - il giorno dopo avrebbe voluto indossarlo a Parigi. Non sapevo che fosse incastonato di diamanti, custodito nel caveau di una banca romana». Nel libro questa girandola di emergenze più o meno assurde esaudite con efficienza e discrezione, si intreccia con uno spaccato di vita privata trascinata nell'ininterrotta corvée imposta da migliaia di sms affrontati con una sperimentata alchimia di sangue freddo, fantasiosi colpi d'ala, tenacia e buone dosi di cinismo. Una vita privata con amori improbabili, fidanzati che cadono come birilli, solitudini rivestite d'euforia, eppure attraversata da lampi di aspirazioni autentiche, profonde, purissime. Che nelle sue pagine affiorano come imprevisti e sporadici raggi di luce, ma nella vita reale altra e ben distinta da quella professionale, inondano sentimenti, energie vitali e prospettive. Fra i mille incontri, i mille nomi in rubrica, quello di padre Augusto Colombo, il missionario comasco che dedicò la vita ai poveri dell'India, ha lasciato un segno particolare. «Passando dagli alberghi a 5 stelle alla spazzatura di Mumbai, ho sperimentato che il massimo del lusso è la gratuità» racconta Helen che destinerà parte degli introiti del libro alla School for children dell'Andhra Pradesh.
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