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Cultura e Spettacoli
Mercoledì 25 Maggio 2011
Filosofia in concerto
con il "prof" Natoli
Il filosofo sarà il 26 maggio al Teatro Sociale di Como per un sorprendente evento culturale, che ha per protagonista anche la giovane pianista Elina Cherchesova.
Accostare musica e filosofia: se lo propone "Il buon uso del mondo", un concerto per pianoforte che si terrà il 26 maggio alle 19 al Teatro Sociale di Como; protagonisti la giovane pianista Elina Cherchesova e Salvatore Natoli, docente di Filosofia teoretica all'Università degli Studi di Milano e di Storia del idee all'Università Vita-Salute San Raffaele. L'incontro, promosso dalla organizzazione no-profit TED, intende recuperare il senso dell'armonia, che accomuna musica e filosofia.
Professor Natoli, cosa unisce musica e filosofia?
Durante l'incontro cercherò di accostare queste due discipline: si tratta di una analogia che non riguarda il loro contenuto.
La musica ha tuttavia un ruolo importante nella tradizione filosofica…
Sì, ma bisogna distinguere tra una musica della sensibilità e una del pensiero. Platone si era sempre interessato di musica perché gliel'aveva detto Iddio, "ma io credevo di averlo fatto sempre facendo filosofia - afferma il filosofo -, perché la filosofia è la musica del pensiero e la musica è l'espressione sensibile dell'armonia del pensiero". Il mio intento è di discutere lo stato del nostro tempo: la filosofia è la ripresa del proprio tempo. Oggi l'uomo è l'unico a imporre limiti alla natura: accanto ai vantaggi che ciò comporta, è necessario considerare la grande responsabilità a cui siamo chiamati, che è molto più grande rispetto al passato. Per prendere delle decisioni importanti, dobbiamo valutare le nostre azioni e avere competenza della aumentata complessità del mondo. È necessario sapere: oggi chi è ignorante è anche immorale, e finisce per abusare del mondo senza saperlo, perché non si rende conto delle conseguenze. Un buon uso del mondo vuol dire ponderare le nostre decisioni per recuperare la dimensione etica. È necessario produrre armonia, trovando l'accordo giusto tra sé, gli altri e il mondo.
Si tratta della stessa armonia della musica…
Sì, la musica stessa è armonia: essa non è l'assenza del conflitto, altrimenti si cadrebbe nella monotonia. L'armonia è piuttosto la capacità di trasformare i conflitti da distruttivi in costruttivi.
Lei ha insegnato anche a Como, città di grande armonia paesaggistica. Che ricordi ha della città?
Ho insegnato a Como negli anni Settanta, al liceo Volta. È una città molto tranquilla, piacevole, e anche i ragazzi che ho incontrato erano bravi: ancora oggi conservo un rapporto con loro.
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