Cultura e Spettacoli
Martedì 31 Maggio 2011
Comasco alla Biennale
che suscita "sconcerto"
Dopo le polemiche per le scelte di Vittorio Sgarbi nel Padiglione Italia - dove espone anche Marco Grassi, architetto di Mariano Comense -, primo "assaggio" della rassegna internazionale d'arte, che si apre il 4 giugno al pubblico. Ecco le prime impressioni dei critici, dopo la conferenza stampa del 31 maggio.
Dopo le polemiche delle scorse settimane sugli artisti italiani invitati da Sgarbi, il pubblico potrà valutare di persona se le scelte sono state improntate alla ricerca oppure non sono all'altezza delle proposte straniere. Tra i grandi nomi della Biennale, anche Maurizio Cattelan, che ha riproposto per l'ennesima volta migliaia di colombi, sembra duemila, appositamente imbalsamati, di cui ha disseminato buona parte dei saloni del Padiglione centrale, contaminando anche le opere di altri artisti. Non sono mancate le critiche. «Domani - ha tuonato la portavoce animalista Cristina Romieri - presenteremo un esposto finalizzato anche a conoscere la provenienza degli animali e la regolarità delle varie autorizzazioni». Per tutti gli artisti che hanno la chance di mostrare le proprie opere, la Biennale resta una straordinaria vetrina internazionale e una sorta di consacrazione "definitiva". Lo è sicuramente per Marco Grassi, milanese di nascita, ma residente a Mariano Comense, che espone «Thirteen» nel Padiglione Italia.
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