Cultura e Spettacoli
Martedì 07 Giugno 2011
"Un nuovo manoscritto del duce"
Dell'Utri: "Sul lago un clamoroso ritrovamento ancora segreto" - "Sui diari di Mussolini una nuova perizia"
Arriva dalle sponde del Lario un nuovo documento autografo, riconducibile a Mussolini, che secondo Marcello Dell'Utri riveste «eccezionale importanza» ma è ancora coperto dal segreto. Lo scopritore dei presunte agende del duce - che l'estate scorsa a Parolario, in occasione della presentazione dei diari, venne duramente contestato dalla piazza per la sua condanna per concorso esterno in associazione mafiosa (7 anni in Appello) - continua a essere il protagonista di ritrovamenti misteriosi. La stessa autenticità dei diari, comunque, è al centro di una contestazione innescata dall'inchiesta di Mimmo Franzinelli "Autopsia di un falso" (Bollati Boringhieri, in presentazione giovedì a Como e il 16 a Varese) che ne attribuisce la contraffazione a due falsarie piemontesi.
Verrà pubblicato anche l'ultimo diario, quello del 1942?
Penso di sì, sicuramente, ma il diario è ancora nelle mani dei proprietari che ne stanno trattando la cessione. Anche in questo caso i diritti della pubblicazione spettano a Bompiani e l'acquirente è la Ede Copyright.
Tuttavia Stefano Biagini, il titolare della Ede, ha dicharato al Corriere della Sera che le agende non le ha acquistate lui…
Lo so, l'ho letto anch'io sul Corriere, forse non c'entra come Ede ma la persona è sicuramente lui.
Ha trovato altro materiale importante dopo le ultime agende?
Ho visto qualcosa di clamoroso nel vostro territorio, ma sono legato al segreto assoluto.
Un manoscritto?
Un manoscritto.
Riconducibile a Mussolini?
Sì, certo. E arriva proprio dal lago di Como. Comunque per il momento non posso aggiungere altro. Un'altra cosa molto interessante è il diario di Carlo Alberto Biggini, ministro della Repubblica sociale che Mussolini teneva in gran conto. Bellissimo, lo sto leggendo...
Cosa pensa del libro di Franzinelli?
Molto interessante, molto ben fatto, encomiabile per il tono e lo spirito della ricerca. Non mi è dispiaciuto affatto, anche se il suo intento è demolire i diari pubblicati da Bompiani. E comunque le conclusioni non mi convincono.
Perché?
Perché non tocca punti importanti e che andrebbero presi in considerazione; e poi non ha visto tutti i diari, gli errori che rileva non sono determinanti per decidere della falsità o meno. Comunque adesso Bompiani ha commissionato una grande perizia calligrafica che dovrebbe essere pronta in autunno.
Crede che questa perizia farà chiarezza?
Penso e spero che dica una parola definitiva, perché sono convinto che i diari siano autentici anche se non mi interessa dimostrarlo, visto che non sono uno storico nè un tecnico. È il contenuto a convincermi, parlando come un filosofo c'è la prova logica dell'autenticità.
Franzinelli contesta anche il contenuto, per esempio l'immagine domestica di Mussolini...
Le obiezioni di Franzinelli non smentiscono nulla, il duce era un uomo normale, aveva pregi e difetti. Che fosse amante della famiglia, nonostante il giudizio storico sulle sue amanti, è risaputo. E poi ci sono pagine commoventi, che non possono essere state scritte da un falsiario, a meno che non si tratti di un genio. Per esempio quelle scritte in occasione della malattia della figlia Annamaria, per correre al suo capezzale Mussolini abbandona tutto per 15 giorni e scrive pagine struggenti.
Ma Franzinelli ha operato una ricostruzione puntuale della falsificazione, in cosa la contesta?
Se fossi uno scrittore mi divertirei a rispondere con la stessa maniacale precisione di Franzinelli per dimostrare il contrario di quello che sostiene lui. Può darsi invece, questo lo ammetto, che siano stati trascritti i contenuti del diario, dopo che questo fu fotografato, da una mano felice nel copiare la grafia del duce: ma trascritti da diari dal contenuto certamente autentico. Se la nuova perizia dimosterà che quella delle agende non è la grafia del duce questa tesi sarà avvalorata, ma sarà falso il corpus mechanicus, non il corpus misticus.
Scusi ma allora anche di fronte a una perizia avversa lei non cambierà idea sull'autenticità...
Io sono certo che i diari siano autentici. D'altra parte non avrei alcun interesse a schierarmi: mi si dipinge come un appassionato del duce e del fascismo ma non lo sono per niente. Mi sono appassionato al ritrovamento come fatto storico, non ho alcuna particolare affezione al tema, proprio nessuna: per me se si trattava di Carlo Magno era la stessa cosa.
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