Cultura e Spettacoli
Domenica 12 Giugno 2011
Dalle donne alla società
Como scende in campo
Una task force con idee concrete per lavoro, figli, economia: da "Geniodonna" un'iniziativa pilota in campo nazionale
di Maurizio Michelini *
Ottocentomila. Avevano deciso di avere un figlio e in ottocentomila hanno immediatamente ricevuto il licenziamento o sono state costrette alle dimissioni, firmate in bianco nelle mani del datore di lavoro all'atto dell'assunzione: ottocentomila donne, dice il recente rapporto annuale dell'Istat. Una grave violenza, la negazione disumana di un diritto. Un'alternativa barbara tra maternità e lavoro. E ancora, gli "inattivi": 2 milioni e mezzo di donne e 2 milioni e 100mila di giovani fino ai 29 anni hanno rinunciato a cercare un lavoro che non c'è, e ora sono costretti a non fare nulla; e poi la minaccia della povertà e della disoccupazione per il 24% della popolazione, dice l'Istat.
Il pensiero corre alla manifestazione del 13 febbraio scorso e alla forza che le donne hanno allora mostrato, alla loro capacità di proporre un ruolo di parità e di sviluppo a tutto il paese, di raccogliere anche gli uomini attorno a un progetto di nuovi rapporti di collaborazione e di condivisione fra i partner.
"Se non ora quando? Adesso!". Lo slogan del 13 risuona ancora nella mente: ma ora urla la disperazione degli inattivi, l'indignazione delle ottocentomila donne, ottocentomila madri cacciate dal lavoro e l'angoscia di coloro che sono disoccupati e senza mezzi. È urgente che i movimenti delle donne individuino programmi concreti, costruttivi, chiari che diano contenuti di reale miglioramento e tutela alle donne e ai bisogni fondamentali di tutti. Occorre progettare autonomamente meccanismi di promozione e di parità: soluzioni costruite con la ricerca e la discussione aperta fra tutti i movimenti femminili di tutte le città, evitando centralismi di vecchio stampo e ricercando anche il contributo degli uomini. L'esperienza storica e la cultura femminile possono elaborare nuove regole di promozione sociale e di partecipazione alla direzione politica e amministrativa a tutti i livelli: sulle soluzioni individuate sarà necessario dare vita ad un coinvolgimento e a una pressione politica per farle passare.
Questa capacità di portare avanti e proporre al paese e alle forze sociali e politiche un proprio progetto è la parte nuova e forse più difficile: un programma messo a punto coralmente e autonomamente è il presupposto perché i movimenti femminili "parlino" a tutti e propongano una meta da realizzare, da cui scaturisca un assetto sociale più giusto e nuove possibilità di sviluppo generale anche economico (se le donne avessero pieno accesso nel lavoro gli economisti calcolano che il Prodotto interno lordo (Pil) farebbe un salto di 5/7 punti, cioè vivremmo meglio tutti). E allora, forti del 13 febbraio, riprendiamo dalla costruzione di una presenza paritaria delle donne nella società e nel lavoro che rompa i meccanismi maschili di esclusione, che spezzi il depotenziamento del loro ruolo di direzione nella politica e nelle amministrazioni, che abbatta la chiusura delle donne dentro il nucleo famigliare, schiacciate da molteplici ed esclusivi compiti di madri, di educatrici, di dispensatrici di cure parentali, che respinga la loro riduzione a oggetto sessuale, la mercificazione del loro corpo e l'uso della loro immagine a fini del mercato.
Non aspettiamo da altri (enti, associazioni, partiti) quelle nuove norme - istituti di aiuto, di solidarietà, di promozione - che solo i movimenti delle donne possono elaborare, da cui scaturisca una presenza femminile paritaria nel sociale, nelle amministrazioni e in politica arrivando fino al Parlamento. Contribuire ad accendere "i fuochi di ricerca" nei movimenti sarà il lavoro dei prossimi mesi di "Geniodonna", che darà vita ad un gruppo di studio composto anche da esperti su alcuni punti che appaiono decisivi e in grado di generare processi innovativi, di riscatto e di giustizia: e poi sarà il momento della discussione fra tutti i movimenti delle donne in tutte le città, seguito da manifestazioni e iniziative per sorreggere e realizzare il progetto.
* Direttore di "Geniodonna".
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