Cultura e Spettacoli / Cantù - Mariano
Giovedì 23 Giugno 2011
Sant'Arialdo, il diacono
sempre il lotta
A Cucciago domenica la presentazione di due volumi che raccontano la vita e le celebrazioni del millenario della nascita del santo e la storia della sua Canonica
Domenica, il racconto della sua vita, ma anche una speciale analisi delle pergamene coeve, verrà presentato attraverso due libri. Uno, Un sogno nella storia della Chiesa - La Canonica di Arialdo a Cucciago, edito da Nerbini (222 pag., 18 euro), è stato scritto da Rosanna Moscatelli, studiosa di storia locale che culla un sogno: «Mi sento raccontatrice di storie della Canonica dei Santi Gervasio e Protasio fondata da Sant'Arialdo nel 1055-57 circa. Cucciago non ha più il monumento, ma ha le carte, c'è un disegno del 1831 che dà l'idea di quello che era la Canonica e che ora è un disastro; uno dei miei sogni è che la casa, che forse era dei canonici o dei contadini ed è lì che casca di fianco all'abitazione del parroco, possa essere recuperata».
In attesa che il desiderio di Rosanna Moscatelli possa trovare una risposta concreta, lei ha condotto un lungo lavoro di raccolta e analisi dei documenti per ricostruire la storia della Canonica stessa. «Ho usato la biografia di Arialdo scritta da Andrea da Strumi - aggiunge l'autrice - attorno al 1075 (Arialdo è morto nel 1066) e, in base alla sua vita e a quello che lui diceva e voleva, mi sono detta non può che essere così: Arialdo chiedeva al clero di allora di fare vita comune, riunendolo in Canonica, per non cadere in concubinaggio e simonia. Nella seconda parte del libro invece racconto la storia della Canonica attraverso documenti e atti notarili su pergamene conservate nell'archivio di stato di Torino (pubblicate anche sul quaderno della biblioteca comunale di Cucciago Il Foglio ndr). Sulla base di questi documenti ho poi ricostruito la storia del territorio: i pagamenti con miglio, le coltivazioni, l'aspetto del paesaggio e ho analizzato le figure di notai e personaggi che entrano nel gioco della rogazione, testimoni, avvocati e ho pure evidenziato le relazioni che la Canonica aveva con l'esterno. L'ultima parte del libro è scritta sulla base delle carte della curia di Milano, perché nel 1582 Carlo Borromeo trasformò la Canonica in parrocchia». L'altro volume che verrà presentato domenica è Le pergamene della Canonica dei Santi Protasio e Gervasio di Cucciago (1096-1582), realizzato in poche copie per biblioteche, università e studiosi «con la speranza - conclude Rosaria Moscatelli - che altri ne proseguano lo studio. Nel libro le pergamene sono pubblicate per intero, sciolte dalle abbreviazioni, grazie al lavoro di Alfredo Lucioni e Mauro Tagliabue (docenti rispettivamente di Storia medievale e Storia della chiesa medievale dell'Università Cattolica di Milano)».
Carla Colmegna
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