Cultura e Spettacoli
Martedì 28 Giugno 2011
Coltivale un orto?
E' cultura... locale
A San Fedele Intelvi, il 29 giugno, presentazione di un libro suggestivo, che intreccia informazioni botaniche alle tradizioni.
Come realizzare un orto biologico nel nostro territorio? Il libro «Orti di monte, orti di lago» (€ 11, Bellavite Editore) a cura di Antonio Cavalleri, che verrà presentato questa sera alle ore 20.45 alla Comunità Montana Lario Intelvese - a San Fedele Intelvi - offre una risposta esaustiva a questa domanda. Facendo riferimento alle specifiche condizioni locali di clima e terreno, il volume intende far apprezzare la radice contadina delle nostre zone, come spiega Paola Zanotta, autrice di alcuni testi contenuti nel libro: «Tutto il libro è improntato al territorio: il nostro desiderio era quello di parlare della nostra zona, dove gli orti, negli ultimi anni, sui nostri monti, si stanno divulgando sempre di più. Il volume approfondisce, in particolare, le colture tipiche della zona rivierasca e della Val d'Intelvi, spiegando, ad esempio, quali sono le colture più adatte alle nostre zone». Il libro contiene anche delle indicazioni pratiche su cosa piantare nei nostri orti: «Nella montagna lariointelvese, ad esempio - afferma Paola Zanotta - cresceranno bene patate, rape e tutte quelle verdure che, per le loro caratteristiche, sono abbastanza adatte a sopportare clima rigidi. Un discorso diverso riguarda invece la zona rivierasca, dove si può coltivare l'orto tutto l'anno: se ci si aiuta con qualche serra, ma anche solo con il semplice ausilio di qualche copertura, è possibile coltivare l'orto tutto l'anno e avere un raccolto costante in tutte le stagioni». Il volume si sofferma inoltre su alcune colture particolari tipiche del nostro territorio: «Ampio spazio - puntualizza la Zanotta - viene ad esempio riservato alla coltivazione dell'ulivo e alla produzione dell'olio tipica delle nostre zone, ma si può trovare anche qualche curiosità su colture meno note, come, ad esempio, gli asparagi da vigna». Curiosa è la parte riservate alle erbe tipiche della nostra zona, come ad esempio il profumatissimo timo selvatico - Thymus serpyllum - diffuso nei prati degli alpeggi e utilizzato, insieme all'erba di San Pietro, per cucinare il pesce in carpione, piatto tipico del Lario. Il contributo locale tuttavia non si esaurisce sui prodotti del territorio: «Il libro - conclude Zanotta - contiene anche una parte di carattere letterario e filosofico dedicata all'orto, con proverbi e detti popolari, oltre a quattro contributi poetici di autori locali e al contributo filosofico della dottoressa Rosaria Bernardo, che illustra i benefici per la nostra mente derivanti dall'attività di coltivare l'orto».
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