Cultura e Spettacoli
Giovedì 07 Luglio 2011
Impronte di Caravaggio
in mostra a Campione
L'artista influenzò molti pittori tra il 1500 e il 1600: un'interessante esposizione porta alla luce quella particolare fase della storia della pittura italiana.
«L'impronta di Caravaggio» s'intitola la mostra che si è inaugurata ieri nella Galleria civica di Campione d'Italia, ma un appropriato sottotitolo, suggerisce il curatore Luigi Coiro, sarebbe «Le conseguenze del Caravaggio». Tali infatti sono da considerare quelle manifeste in una successione di opere - otto quadri per la prima volta in pubblica esposizione - rappresentative di quel fenomeno "ramificato e affascinante" che fu il caravaggismo, dopo che il Michelangelo da Caravaggio (1571-1610) aveva cambiato il senso della verità in pittura. La mostra, singolare esito di un'intesa tra pubblico - il Comune - e privato - un collezionista campionese - che produce un'occasione la cui rarità è costituita da opere in maggioranza inedite, testimonia il vario riflesso dell'arte del Caravaggio secondo sensibilità ed esperienza di artisti «sfiorati, toccati o totalmente vinti dalla sconvolgente novità caravaggesca». L'esposizione campionese si aprendosi con una copia dell'«Incredulità di San Tommaso» del Caravaggio eseguita da un autore anonimo, ma di buona qualità, funzionale al tema generale di un percorso che prosegue con un potente «Ecce homo» di Bartolomeo Manfredi (1582-1622), poi con il «Concerto campestre» di Pietro Paolini (1603-1681), quindi con francesi e fiamminghi attirati dalla fama del Caravaggio: Giusto Fiammingo, con un «Sant'Ilarione», e Simon Vouet (1590-1649), rappresentato dalla copia, probabilmente opera di un pittore napoletano, di un suo «Angelo coi dadi e la tunica». A Napoli in particolare un'ondata caravaggesca fu capeggiata da Carlo Sellitto (1581-1614), di cui è esposto un «San Girolamo». Forse di un pittore spagnolo del XVII secolo, non meglio identificato, è invece il «San Luca Evangelista» che precede «Giasone e il Drago» di Salvator Rosa (1615-1673). «L'impronta di Caravaggio» a Campione d'Italia s'inserisce in una linea dove si era a suo tempo collocata la mostra dedicata a Giuseppe Vermiglio e dove troverà presto posto un'esposizione di opere del Perugino.
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