Cultura e Spettacoli
Martedì 19 Luglio 2011
La maestrina svizzera
che insegnava l'Unità d'Italia
Rosa Bossi nel 1911 tenne un discorso ai suoi alunni della scuola elementare di Carate: il testo ritrovato dai discendenti è stato inviato al presidente Napolitano
Una pagina di amor patrio davvero corale ci è arrivata da Carate Urio, che fino al 1929 si chiamava Carate Lario. È della maestrina del paese che il 27 marzo 1911 pronunciò il discorso, ai suoi alunni delle Scuole Comunali di Carate e di Laglio, in occasione della Commemorazione del Cinquantenario della proclamazione del Regno d'Italia, con Roma Capitale. Il fatto sorprendente non è tanto lo slancio della maestra, quanto il fatto che Rosa Bossi non era italiana, bensì svizzera ticinese di Bruzella, un paesino della Valle di Muggio. Il pronipote Giancarlo Boggia, scovato il documento originale nelle carte della mamma Rosa Taroni Boggia, lo ha mandato al Presidente della Repubblica in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Giorgio Napolitano, tramite il suo segretario Carlo Ghelfi, ha prontamente risposto ringraziando Boggia per la gradita cortesia.
Il resto dell'articolo di Gianfranco Casnati sull'edizione de "La Provincia di Como" del 19 luglio 2011
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