Cultura e Spettacoli
Mercoledì 28 Settembre 2011
"Scerbanenco mio padre:
un grande finito in serie B"
La figlia del giallista, Cecilia, tra i protagonisti del festival "La Passione del delitto" a Monticello Brianza (il 29 settembre), invita a riscoprire i romanzi rosa e gli articoli del padre (1911-1969). In vita fu considerato un prolifico autore di genere, ma dagli anni Ottanta i critici ne hanno rivalutato lo spessore di narratore. Vai al link in cui la figlia parla di lui e al sito.
Cent'anni. Quale occasione migliore di un "compleanno" per riabilitare uno scrittore come Giorgio Scerbanenco (1911-1969) a lungo e con leggerezza confinato nella letteratura di genere, gialla o rosa che sia. Lo fa questa sera (ore 21, ingresso libero) il festival "La Passione per il delitto" a Villa Greppi a Monticello Brianza (Lecco) con una serata interamente dedicata al giornalista e scrittore nato a Kiev e vissuto a Milano (www.lapassioneperildelitto.it).
Abbiamo incontrato la figlia Cecilia Scerbanenco tra i protagonisti dell'omaggio.
Innanzitutto, come viveva suo padre il fatto di essere considerato uno scrittore di serie B?
Non gli importava, andava avanti per la sua strada. Per carattere viveva un po' in un mondo a parte. Ma la sua era anche una scelta ben precisa. Mettendo mano all'archivio ho trovato carte, lettere e corrispondenze degli anni Trenta e Quaranta in cui mio padre teorizzava la scelta del genere. Prima come una forma di ribellione al Fascismo, una sorta di "resistenza passiva" e in un secondo tempo perché aveva capito che la letteratura togata non era nelle sue corde. Purtroppo questa produzione di genere è spesso vittima di un luogo comune: si pensa che siano storie scritte di getto, in fretta e senza cura, invece nel caso di mio padre questo non è vero.
Il lavoro di riordino e organizzazione dei materiali di Scerbanenco (l'archivio di Lignano Sabbiadoro sarà aperto nel 2012) ha dato i suoi frutti?
Sì. Tra le carte recuperate c'era anche primo giallo con protagonista Arthur Jelling, ("Lo scandalo dell'osservatorio astronomico", ndr), mentre le ricerche di Roberto Pirani che sta lavorando a una bibliografia completa di Scerbanenco hanno portato allo scoperto alcuni racconti degli anni Trenta e Quaranta (entrambi i volumi sono usciti per Sellerio, ndr).
(Leggi tutta l'intervista sull'edizione cartacea de La Provincia di Como in edicola il 29 settembre)
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