Incidente finto, paura vera
Emozioni forti al ciak di Raiuno

Tra hangar e Villa Parravicini si sono girate le sequenze più drammatiche di "Una grande famiglia": la morte in un incidente di volo di Alessandro Gassman. Sul set Stefania Rocca ha interpretato il ruolo di moglie disperata. Guarda il video dell'intervista a Gianni Cavina, da parte di Marco Castelli, ripresi da Carlo Pozzoni.

di Marco Castelli

Camionette della guardia di finanza e dei vigili del fuoco, uomini della polizia scientifica e sommozzatori pronti ad entrare in azione. Era davvero uno scenario singolare quello che ieri, nelle prime ore del pomeriggio, caratterizzava il lungolago di Como, nel tratto dallo Yacht club all'Aeroclub, proprio dietro allo stadio Sinigaglia.
Non era ovviamente una situazione reale, ma il set della fiction di Raiuno “Una grande famiglia” che, nonostante il maltempo, ieri è puntualmente sbarcato in città. Senza rivali. Vana, infatti, è stata l'attesa per le annunciate riprese dell'altra serie, “I Cesaroni”, che sono invece slittate di un giorno – troupe e cast erano impegnati a Milano, ndr -. Dunque, tutta la scena, almeno temporaneamente, è stata occupata dai Rengoni, la nuova famiglia televisiva che sarà protagonista la prossima primavera sull'ammiraglia di Viale Mazzini. Il cast diretto da Riccardo Milani, presente ieri sul Lario, era comunque davvero d'eccezione: da Gianni Cavina, che interpreta il capofamiglia, a Stefania Rocca, da Primo Reggiani a Alessandro Gassman. Non a caso, si giravano alcune delle scene clou della serie: i soccorsi in seguito a un incidente aereo che avviene proprio sul lago di Como e non lascia scampo al rampollo dei Rengoni, Edoardo, impersonato proprio da Gassman. Un avvenimento drammatico, dal quale prende il via tutta la vicenda raccontata nella fiction. Gli attori, la cui presenza ha suscitato la curiosità nei passanti, hanno lavorato per ore seguendo scrupolosamente le direttive di Milani: suggestiva, in particolare, è stata una scena in cui la Rocca, che veste i panni della moglie di Edoardo, si dirige disperatamente verso il lago, ovvero il luogo della tragedia, mentre sommozzatori e fotografi della scientifica stanno cercando di ricostruire l'accaduto. Alle riprese di ieri, che si sono svolte all'interno dello Yacht club, trasformato per l'occasione in una stazione della Guardia di finanza, e davanti all'hangar, hanno partecipato anche una ventina di comparse, provenienti da Como e dintorni, nel ruolo dei soccorritori. Questi ultimi, indispensabili per rendere sullo schermo la drammaticità dell'evento,  hanno vestito i costumi di scena, si sono preparati come dei veri attori e, per qualche ora, hanno recitato al fianco dei più quotati protagonisti.

(Leggi l'intero articolo e l'intervista a Gianni Cavina sull'edizione cartacea de La Provincia di Como, in edicola il 25 ottobre)

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