Gospel al Sociale di Como
Craig Adams fa spettacolo

In 20 dicembre appuntamento con i canti della tradizione nera americana, un'elevazione dello spirito immergendosi nella storia della musica americana.

di Alessio Brunialti

Ormai non c'è Natale senza gospel al Sociale e anche quello del 2011 non fa eccezione. Il 20 dicembre alle 20.30 il teatro si animerà di canti e ritmi afroamericani grazie a Craig Adams & the Voices of New Orleans. Esuberante e gargantuesco pianista, stesso stampo XXL del concittadino Fats Domino, Adams è un pianista e organista che, dopo numerose esperienze come cantante nelle varie chiese della Louisiana, ha deciso di formare un proprio gruppo e dedicarsi agli show per portare in giro per il mondo il sound della sua città unito a quello della tradizione: non a caso uno dei suoi dischi più celebri, registrato dal vivo a Vienna, si intitola "From gospel to soul".
Sono sfumature che a un ascoltatore europeo possono sfuggire: la musica sacra, il Gospel, si canta nelle chiese, quella soul sarà anche «dell'anima», ma il suo posto sono i club e i postriboli. Da una parte c'è l'amore spirituale, dall'altra quello assai più materiale e, comrensibilmente, le due cose non possono incontrarsi. Per quanto sia un paradosso non facile da digerire, bisogna ammettere che gran parte della musica che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel Novecento (jazz, blues, rock) non sarebbe mai esistita se, qualche secolo prima, le navi negriere non avessero condotto a forza innumerevoli individui ridotti in schiavitù dall'Africa al Nuovo Mondo.
Nelle piantagioni sono nati gli spiritual, i canti che alleviavano la fatica di un lavoro in condizioni disumane. Il gospel ne è la versione moderna, con autori riconosciuti, una visione più "corretta" delle sacre scritture (perché nei brani più antichi regnava la confusione tra racconti biblici e immagini sacre e profane anche se la forza di quelle parole è difficile da eguagliare) e qualche concessione pure ai ritmi più moderni per avvicinare anche i giovani alla chiesa. E leggendo le biografie di tanti grandi cantanti afroamericani spesso si incontra nel loro passato una militanza nel coro di qualche cappella.
Chi non abbandona il gospel per la musica commerciale, forse, non ottiene uguale successo in termini di fama e gloria ma, non di meno, le sue doti sono indubbie. Adams gira il mondo con il suo coro da dieci anni, si è esibito in location prestigiosissime e ha vinto numerosi premi. L'evento di domani sera, promosso in collaborazione con la Famiglia comasca, si inserisce nella serie di iniziative «Il teatro per gli altri» che ha portato anche apprezzati concerti di musica classica all'ospedale Sant'Anna, a cui sarà devoluto parte del ricavato. I biglietti, posto unico, sono in vendita a 20 euro.

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