Cultura e Spettacoli
Sabato 28 Gennaio 2012
Io, Strehler e Visconti
La Piccolo si racconta
L'attrice salirà sul palco del teatro San Teodoro di Cantù, sabato 28 gennaio, per proporre un monologo ispirato ai testi della giornalista martire Anna Politkovskaja, uccisa in Russia per la sua attività di reporter coraggiosa. Intanto, a margine dell'appuntamento, parla di sé, della tv, del cinema e dei suoi maestri. Non senza nostalgia, anche di quegli anni giovanili. Ecco uno stralcio dell'ampia intervista.
Ancora toni intensi e interpreti d'eccezione, al teatro San Teodoro di Cantù, oggi, alle 21.30. Per la prosa, arriva nella sala, "Donna non rieducabile", monologo della nota attrice di teatro, cinema e storici sceneggiati televisivi, Ottavia Piccolo, accompagnata dall'arpa di Floraleda Sacchi. Il testo è di Stefano Massini che ha adattato brani autobiografici e articoli di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa il 7 ottobre del 2006. Silvano Picardi firma la regia. (Biglietti a 20 euro. Info: www.teatrosanteodoro.it e 392/7803763). Ormai rodatissimo, lo spettacolo viene ripreso, per la data canturina, nel mezzo di una nuova tournée della Piccolo, che sta portando per l'Italia, con Vittorio Viviani e la regia di Sergio Fantoni, "L'arte del dubbio", dal saggio di Gianrico Carofiglio.
Signora Piccolo, parliamo di cinema. Proprio qualche giorno fa, il grande pubblico l'ha rivista, giovanissima in "Serafino", con Adriano Celentano. Che ricordi ha?
Quel film era del '68! Preistoria. Eppure lo danno spesso, purtroppo.
Perché purtroppo?
Non è il mio film preferito e ho sempre pensato che dall'incontro con Pietro Germi sarebbe potuto nascere qualcosa di meglio e di più.
Tanti sono i maestri con cui ha lavorato, nella sua carriera. Da Visconti a Strehler, da Ronconi a Castri. Quali i ricordi più belli?
Ho lavorato con Visconti in "Il Gattopardo" (nel cast Claudia Cardinale e Alain Delon, ndr) ma il mio ruolo non era fondamentale. L'ho apprezzato, in seguito, come grandissimo maestro, a teatro. Strehler poi è stato una guida straordinaria e con la tecnica ci insegnava l'etica e la politica. Erano anni speciali, anni in cui ci sembrava che il mondo girasse come ci piaceva. Purtroppo non è andata come pensavamo e oggi dobbiamo combattere contro integralismi, vecchi e nuovi. Ma lo facciamo ad occhi aperti e sempre con grande passione.
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