Cultura e Spettacoli
Sabato 04 Febbraio 2012
Cristianesimo e valori
Le riflessioni di Kung
Vincitore del Premio Nonino per la vita spesa a riflettere sui grandi temi del Cristianesimo, il teologo Hans Küng, classe 1928, è stato a Udine nei giorni scorsi. Lo abbiamo intervistato. Leggi l'intera intervista su "La Provincia" in edicola il 4 febbraio.
Del teologo Hans Küng, vincitore nei giorni scorsi della 37° edizione del Premio Nonino 2012 organizzato ogni anno a Percoto, Udine, da una dinamica famiglia di distillatori, si dovrebbe cominciare a parlare lodando la sua umiltà. «Le mie povere parole - dice - non so quanto potranno aiutarvi. E poi parlo male l'italiano, ma lei mi aiuterà vero?». Il "sacerdote ribelle" non è un "rivoluzionario" a tutti i costi, ma un calmo ottantaquattrenne che discute con prudenza di religione e di virtù morali come l'onestà, e ci fa notare, quasi con contrizione, l'articolo di un settimanale italiano che riporta l'ennesimo scandalo, legato stavolta ai giochi di potere attorno al Pio Albergo Trivulzio di Milano. «È triste - sospira - che l'onestà non sia la prima regola dei cattolici, eppure il settimo comandamento "non rubare", non lascia dubbi in proposito sulla volontà di Dio».
Nato a Sursee, Svizzera, teologo e prolifico scrittore, Hüng ha studiato teologia e filosofia all'Università Gregoriana di Roma, alla Sorbona e all'Istituto Cattolico di Parigi. Dal 1960 fino al pensionamento nel 1996, è stato Professore di Teologia Ecumenica all'Università di Tubinga. Dal 1962 al 1965 ha lavorato come consulente teologico ufficiale per il Concilio Ecumenico Vaticano II, nominato da Papa Giovanni XXIII. Nel 1979 il Vaticano ha revocato a Küng il permesso di insegnare la materia ecclesiastica a causa della sua opposizione contro la dottrina dell'infallibilità del Papa, ma non lo ha mai sospeso "a divinis". Lo studioso è autore di una quarantina di saggi tradotti in diverse lingue del mondo. Gli ultimi due pubblicati in Italia da Rizzoli sono: "Onestà. Perché l'economia ha bisogno di un'etica" (pag. 371, 20 euro) e "Salviamo la Chiesa" (pag. 283, 20 euro). Le spesse lenti degli occhiali non nascondono la luminosità dei suoi occhi mentre commenta gli scandali che a intervalli regolari, sembrano operare per danneggiare la Chiesa: «Ci sono interessi politici differenti - confida dialogando con "La Provincia" - e gli scandali si susseguono perché la questione è complessa e la realtà turba, ma bisogna non dare motivo di scandalo».
Professor Küng, si riferisce alle sue "opposizioni " alla Chiesa?
La Chiesa cattolica è un sistema che è stato prodotto all'inizio del secondo millennio nel secolo decimo con la riforma gregoriana, che ha introdotto l'assolutismo papale, un clericalismo forzato e il celibato dei preti. Purtroppo i concilii di riforma del tardo Medioevo e anche la Riforma protestante, non furono capaci di risolvere tutti i problemi della Chiesa cattolica. Anche tutte le rivoluzioni della modernità non sono state capaci di cambiare il sistema.
Non c'è riuscito nemmeno il Concilio Vaticano II?
Abbiamo pensato che il concilio Vaticano II (1962-'65, ndr), al quale ho partecipato con Joseph Ratzinger come giovani periti, avrebbe cambiato il sistema con la coralità delle intenzioni, ma la minoranza curiale addetta al controllo della macchina del Concilio, ha fatto di tutto per impedire decisioni chiare e definitive. Era già pronta una restaurazione dopo il Concilio, e il Papa polacco e il Papa tedesco hanno ripristinato il sistema romano in maniera perfetta.
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