Cultura e Spettacoli
Lunedì 06 Febbraio 2012
Più frutta e verdura
nel menù del benessere
E' uscito anche in Italia lo studio condotto nella Cina rurale da varie università, compresa quella di Oxford, che conferma lo stretto rapporto tra regime alimentare e salute. Vengono capovolte anche alcune idee molto diffuse, come quella che i latticini frenino l'osteoporosi.
Esiste un regime alimentare in grado di prevenire, controllare o, in alcuni casi, far regredire patologie quali cancro, cardiopatie, ictus, obesità, diabete, malattie autoimmuni, osteoporosi, morbo di Alzheimer e maculopatia? Secondo il ricercatore statunitense Colin Campell, coautore del libro "The China Study" (Macro Edizioni), una dieta corretta è lo strumento più potente per garantirsi una buona salute.
Per dimostrarlo, ha raccolto nel suo lavoro i risultati di numerosi studi internazionale, corredati da più di 750 rimandi bibliografici, fra i quali spiccano numerose pubblicazioni scientifiche relative a ciascuna patologia considerata. I risultati sono basati anche sullo "Studio Cina", uno dei più imponenti progetti biomedici gestito congiuntamente dalla Cornell University, dall'Università di Oxford e dall'Accademia cinese di medicina preventiva che, prendendo in esame diverse patologie e fattori legati al regime alimentare e allo stile di vita nella Cina rurale, ha prodotto più di 8.000 associazioni rilevanti sotto il profilo statistico, tra i diversi fattori dietetici e le malattie. I risultati sembrano confermare che per scongiurare le patologie più diffuse nel mondo occidentale sia necessario abbandonare i prodotti di origine animale, come carne, latte, latticini formaggi, uova e prodotti che ne contengono in grande quantità come la maionese ma, ma anche zucchero e farine raffinate a vantaggio di quelle integrali, prodotti industriali di complessa e artefatta formulazione. Il ricercatore spiega, patologia per patologia, come questi alimenti incidano negativamente sullo stato di salute di chi se ne ciba. Per esempio, in ambito oncologico, in relazione al tumore prostatico, viene dimostrato come il consumo di cibi di origine animale, in particolare di latticini, induca un aumento dell'ormone della crescita insulino-simile Igf-1 nel sangue che, in condizioni patologiche, diventa più attivo e può favorire la nascita e la crescita di nuove cellule, inibendo, parallelamente, la rimozione di quelle vecchie, due fattori che promuovono la formazione del tumore. Se a questo quadro si aggiunge un basso livello di una proteina che lega e disattiva il fattore Igf-1, il rischio per un uomo di sviluppare un cancro della prostata in stadio avanzato aumenta di 9,5 volte. Anche alcune patologie autoimmuni possono essere favorite dall'assunzione di latte, come il diabete di tipo 1 che condanna i bambini a una malattia irreversibile. Nel caso dell'osteoporosi, poi, i risultati sembrano contraddire l'opinione comune secondo la quale l'assunzione di formaggi e latticini ricchi di calcio siano protettivi verso questa patologia. Sembra vero esattamente il contrario, in quanto i ricercatori hanno dimostrato che il consumo di proteine animali, a differenza di quelle vegetali, tende a aumentare il carico acido nell'organismo, che, per alcalinizzare l'ambiente, è costretto a ricorrere al calcio presente nelle ossa che agisce da base molto efficace: questo meccanismo, tuttavia, indebolisce notevolmente la struttura ossea e la espone a maggior rischio di frattura. Meglio optare per il calcio di origine vegetale contenuto in legumi, verdure in foglia e sesamo - ottimo anche per prevenire le patologie cardiocircolatorie - senza scatenare questo circolo vizioso. Lo scienziato suggerisce di concentrarsi su cibi naturali come frutta, verdura, cereali integrali e legumi che, per la ricchezza di nutrienti freschi e immediatamente disponibili, per il contenuto di vitamine, di minerali e di antiossidanti, sono i primi alleati contro numerose patologie. Campbell è conscio della difficoltà insita nel cambiamento sostanziale delle abitudini alimentari individuali, lo ha sperimentato essendo figlio di allevatori del nord Virginia. Se è vero che ognuno è libero di mangiare in abbondanza grassi, proteine animali e cibi conservati per poi assumere farmaci per abbassare il livello di colesterolo o la pressione sanguigna, è altrettanto vero che l'importante è che lo faccia in piena consapevolezza, sapendo di trascurare elementi che potrebbero essere decisivi per la propria salute e per quella di coloro che non possono scegliere come i bambini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA