Cultura e Spettacoli
Lunedì 13 Febbraio 2012
Gadda il dispettoso
L'Ingegnere inedito
Lo scrittore, di casa nell'Erbese, era "un vero pasticcione con gli editori": lo sostiene Mauro Bersani, responsabile editoriale della Casa torinese. L'occasione di queste rivelazioni è l'uscita del volume "Gadda".
È in libreria il volume "Gadda" (Einaudi), di Mauro Bersani. Editor della stessa Einaudi, Bersani è il responsabile di collane prestigiose come i "Millenni", "Letture" e la "bianca" dedicata alla poesia. Volendo forzare un po' la mano al tempo, potremmo dire che è virtualmente il Cesare Pavese di questi nostri primi anni. Gli abbiamo chiesto innanzitutto da dove nasce questa sua passione per Gadda. «Va detto innanzitutto che questo volume è la riedizione di quello uscito nel 2003 insieme alla videocassetta con un intervista allo stesso Gadda. È stata aggiornata la bibliografia e devo sottolineare come in pochi anni siano usciti più di trenta libri sullo scrittore, a dimostrazione che si tratta di uno degli autori più studiati. Quanto alla mia passione è nata all'Università di Pavia. Sino ad allora non avevo mai letto nulla di Gadda ed anche il primo impatto con la "Cognizione" fu negativo. Poi la dovetti rileggere per sostenere l'esame ed allora nacque un interesse che continua ancora oggi».
Veniamo a Gadda ed all'Einaudi. Quale fu il rapporto con la casa editrice torinese?
Gadda con gli editori è stato un vero pasticcione. Prometteva a tutti le stesse cose con le conseguenze del caso. In ogni modo i suoi due editori furono Garzanti ed Einaudi, che a quei tempi significavano due persone precise, ovvero Livio Garzanti e Giulio Einaudi. I due non si amavano molto e si facevano volentieri qualche dispetto. In ogni caso la partita su Gadda finì in pareggio, sinché, negli ultimi anni, Garzanti divenne l'unico editore. Oggi i diritti di Gadda sono stati acquisiti da Adelphi, che sta facendo un lavoro egregio.
Lei è responsabile dei "Millenni" Einaudi. Dopo l'uscita di Freud cosa ci aspetta nel 2012?
Uscirà la "Storia di Genji" di Murasaki. Scritto poco prima dell'anno mille è il romanzo che ha fondato la letteratura giapponese. Lo ha tradotto Maria Teresa Orsi, un lavoro per cui ha impiegato dieci anni. Seguiranno la "Iconologia" di Cesare Ripa, nell'edizione che uscì nel 1603 e, per il prossimo Natale, un'antologia delle lettere di Verdi, curata da Edmondo Rescigno".
E per quanto riguarda le altre collane Einaudi?
Vorrei segnalare nelle "Letture" l'edizione critica di "Il libro dell'inquietudine" di Ferdinando Pessoa, mentre nella collana di poesia pubblicheremo, oltre ad una nuova raccolta di Cesare Viviani, le liriche del poeta bosniaco Izet Sarajli? Infine nella NUE vi sarà un vero e proprio evento. Editeremo la nuova traduzione dell'Eneide di Alessandro Fo; dovrebbe sostituire quella storica di Rosa Calzecchi Onesti. Un lavoro, quello di Fo, straordinario, che sarebbe certamente piaciuto anche a Cesare Pavese.
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