Cultura e Spettacoli
Lunedì 20 Febbraio 2012
Nella fabbrica dei talent
solo uno su mille ce la fa
Per una personalità di spicco come quella di Emma Marrone, vincitrice del Festival di Sanremo 2012, non sarà difficile costruire una carriera musicale duratura. Ma che ne è stato di Marco Carta (primo nel 2009), Valerio Scanu (sul podio nel 2010), Toni Maiello (Sanremo Giovani 2010) o Giusi Ferreri (protagonista del Festival 2011)? Vuoi rivedere i momenti più emozionanti della gara? Vai al sito di Sanremo.
La macchina dei talent-show, alimentata da una miscela di pregi e difetti, è ormai diventata uno schiacciasassi sulla strada di Sanremo. La vittoria di Emma, l'anno scorso seconda con i Modà, conferma una tendenza interrotta brevemente nel 2011, quando fu Vecchioni a trionfare, ma basta guardarsi ancora più indietro per imbattersi nelle affermazioni di Valerio Scanu, con Marco Mengoni da "X-Factor" sul secondo gradino del podio, e ancora prima in quella di Marco Carta, altra creatura della De Filippi.
Nell'edizione 62 del Festival, si son visti anche Noemi (ma per lei non era la prima volta) e Pierdavide Carone. Fuori concorso ma pur sempre a far passerella, Alessandra Amoroso, e perfino l'ultima giovanissima vincitrice di "X Factor", Francesca Michielin. Il quindicenne Alessandro Casillo, primo nelle nuove proposte, a sua volta arriva da un baby talent come "Io canto", a conferma di quanto sia diventato irrinunciabile per una gara televisiva come quella di Sanremo andare a pescare volti già propagandati e in qualche caso consolidati da trasmissioni di successo. Chi arriva da quelle esperienze si dice parta favorito dagli scontri al televoto, dai quali è stato in pratica formato e ai quali il loro fan medio è assai abituato. (Leggi il testo completo sull'edizione de "La Provincia" in edicola il 21 febbraio)
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