Cultura e Spettacoli
Domenica 04 Marzo 2012
Il Lario della Certosa
è fatto al computer
Il celebre romando di Stendhal diventa fiction su Raiuno il 4 e 5 marzo, ma il lago di Como è realizzato con le acque del... Trebbia. Lo svela la regista Torrini. Guarda il trailer.
La fiction in costume, per lei, è ormai un genere familiare. Così come le è familiare il lago di Como, dove anni fa venne a girare “Piccolo mondo antico”. Stavolta, però, Cinzia Th. Torrini, nella sua ultima miniserie ambientata nel passato, “La Certosa di Parma”, tratta dal famoso romanzo di Stendhal, composto nel 1838, in onda stasera e lunedì nel prime time di Raiuno, ha dovuto clamorosamente accontentarsi di ricostruire il Lario al computer. La regista di “Elisa di Rivombrosa”, infatti, ha seguito fedelmente la trama del libro, che nella prima parte si svolge proprio a Griante, ma, per motivi tecnico-organizzativi – le riprese, avvenute l'estate scorsa, dovevano essere effettuate in soli 52 giorni -, il film tv, interpretato da Alessandra Mastronardi e Rodrigo Guirao Diaz, è stato girato interamente tra castelli e palazzi storici dell'Emilia Romagna.
La precedente versione della "Certosa", dramma storico e sentimentale ambientato all'inizio dell'Ottocento, a partire dalla campagna di Napoleone a Waterloo, girata da Mauro Bolognini risale al 1982, mentre il regista Christian-Jaque diresse nel 1947 il film omonimo con Gérard Philippe nel ruolo di Fabrizio Del Dongo.
Signora Torrini, come è andata?
Premetto che conosco bene il lago di Como - spiega la regista -. Anni fa, quando dovevo girare “Piccolo mondo antico”, la produzione inizialmente voleva che la location delle riprese fosse la Bulgaria, ma io li convinsi a venire sul Lario, nei luoghi cari ad Antonio Fogazzaro. Questa volta, invece, non abbiamo proprio avuto i tempi tecnici per venire nel comasco.
Il Lario, comunque, è presente nella fiction?
Certo, abbiamo ricostruito il lago di Como in digitale e, attraverso il montaggio, i telespettatori lo vedranno di fronte alla dimora dove incontriamo per la prima volta il protagonista Fabrizio Del Dongo. Nella realtà, si tratta del castello di Rivalta, in provincia di Piacenza, che si trova vicino al fiume Trebbia. Quest'ultimo, attraverso il computer, è stato “trasformato” nel Lario. Considerando i tempi di produzione, dato che successivamente la trama si svolge interamente in Emilia, dove lo stesso protagonista si rifugia dopo aver combattuto a Waterloo e incontra il suo grande amore, Clelia, siamo stati costretti a “condensare” le location.
(Leggi tutta l'intervista su La Provincia del 4 marzo)
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