Cultura e Spettacoli
Sabato 03 Marzo 2012
L'arte del lariano Velasco
diventa un documentario
Al Museo Diocesano un video girato dalla Rai sull'artista di Bellano. Vai al link per vedere un video sulle sue opere.
Nella storia del documentario d'arte, nato quasi dal nulla negli anni quaranta e all'epoca rivolto ad un pubblico d'élite, la televisione ha svolto un proprio specifico ruolo di divulgazione di cui oggi pomeriggio, alle ore 16, nella sala del Museo diocesano di Milano saranno proposti esempi che coprono un arco di tempo ultraquarantennale. Un obiettivo è quello di mostrare come si sia trasformato il documentario d'arte, ma la selezione intitolata "In posa sul piccolo schermo" presenta anche intrinseci motivi d'interesse. "Medardo Rosso" (1959) di Alberto Martini, "Guttuso e… il Marat morto di David" (1972) di Luciano Emmer nonché l'inedito "Velasco" (2003) rappresentano il frutto di un progetto divulgativo di cui lo storico dell'arte Alberto Martini è stato pioniere e il film dedicato a Medardo Rosso è indicativo del superamento di una pedissequa disanima di fotografie e cartoline. Ma "Guttuso e… il Marat morto di David" va ben oltre, sia per la regia di un documentarista principe come fu Luciano Emmer, per il quale i dipinti erano già cinema, sia per l'intuizione della serie tv di cui il documentario fa parte di mettere a confronto una personalità della cultura - nel caso addirittura un pittore - e un'opera d'arte, per giungere, infine, al "nostro" Velasco - nativo di Bellano - che il film prodotto dalla Cartiere Vannucci, destinato alla Rai, ma non ancora mandato in onda, mostra nel proprio atelier. L'artista lariano al lavoro: sul grane o sul piccolo schermo che sia, quella di oggi sarà la "prima" di "Velasco".
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