Cultura e Spettacoli
Lunedì 12 Marzo 2012
Nietzsche è "suonato"
La sua musica al Sociale
Ripartono con un progetto ambizioso gli incontri dell'Università popolare della musica di Como: Bruno Dal Bon dirigerà la musica scritta dal filosofo di "Così parlò Zarathustra". E chiede aiuto al pensatore Michel Onfray, presto in città.
Un ciclo di appuntamenti targati Updim - Università popolare della musica, dedicati al rapporto tra "Nietzsche e la musica" che si articolerà in incontri, dibattiti, concerti e discussioni attorno al grande filosofo tedesco (1844-199) che fu anche compositore.
In quell'«anche» si nasconde il nocciolo della questione che verrà affrontata in prima battuta il 12 marzo alle 16 da Bruno Dal Bon: «La musica rivestiva un'importanza assoluta nel pensiero di Nietzsche, ma le pubblicazioni dedicate alle sue opere sono sempre troppo sbilanciate sul versante filosofico o, al contrario, sugli aspetti tecnici delle composizioni. Noi, invece, tenteremo di creare una fusione».
Quando dice "noi" intende un vero e proprio team che vedrà rinnovarsi la collaborazione con l'Université populaire de Caen, con il ritorno del fondatore, il filosofo Michel Onfray e di Jean-Yves Clément. «Sarà un laboratorio permanente che prenderà il via il 21 marzo - precisa Dal Bon - Nel concerto sinfonico che dirigerò al Teatro Sociale quella sera, un evento realizzato in collaborazione con Aslico e con il Conservatorio, sarà eseguito anche l'"Hymnus an das Leben" che Nietzsche considerava il suo testamento spirituale, più di ogni suo scritto». Il giorno seguente, 22 marzo, una conferenza di Onfray e Clément in biblioteca comunale alle 17 precederà una serata alla Cooperativa Moltrasina, ovviamente a Moltrasio, dove non mancheranno altri momenti musicali. Il duo composto dalla violinista Valeria Squillante e dalla pianista Maria Silvana Pavan e un altro che già si era esibito per "Spazio alla Musica" con il soprano Mika Satake e la pianista Giordana Della Rosa eseguiranno altre composizioni di Nietzsche «che sono in gran parte inedite discograficamente, pochissimo eseguite e, spesso, giudicate con eccessiva severità dagli strumentisti - commenta Dal Bon - Pregiudizi dovuti al fatto di essere al cospetto dei lavori di chi non è un "compositore puro"».
Un patrimonio che verrà riscoperto con altri appuntamenti - come sempre gratuiti - che seguiranno nel corso dell'anno e a cui verrà dedicato un apposito sito oltre a quello dell'Università popolare di musica (www.updim.org): il nuovo indirizzo è www.nietzschemus.org, attivo tra qualche giorno.
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