Cultura e Spettacoli
Domenica 15 Aprile 2012
Biancaneve da sogno
in una favola "nera"
Julia Roberts è una matrigna che contende alla figliastra l'attenzione di un principe cascamorto. Guarda il trailer del film di Singh.
Intendiamoci, al cinema Biancaneve resta il film di Walt Disney, primo lungometraggio d'animazione della storia del cinema. Però nella serie di succedanei, "Biancaneve" dell'indiano Tarsem Singh è una variante notevole (e divertente) della favola, sgravata per esempio dalla denominazione disneyana, un classico tormentone, dei sette nani.
Basti dire che uno di loro si chiama Grimm, sciogliendo un voto del film alle fonti del soggetto, e che con gli altri imperversa nella foresta, altro che lavoro in miniera, danzando su trampoli che li fanno tutti apparire giganti agli occhi degli sventurati che spogliano - quasi alla lettera - di ogni bene. Accade al principe (azzurro, un vero cascamorto) che la matrigna usurpatrice Julia Roberts (sfida il proprio sembiante che dall'altra parte dello specchio ne riflette la bellezza passata) contende a Biancaneve (Lily Collins, con sopracciglia corvine che non si può fare a meno di notare), principessa che trasforma i sette nani, apprendendone il mestiere delle armi, in Robin Hood: depredano l'emissario della Regina e la loro diversità è riabilitata dal popolo stremato dai balzelli. Con l'esosità delle tasse la Regina finanzia feste e, soprattutto, trattamenti estetici integrali. E' sul suo personaggio, ostentazione di ilare cinismo, che poggia "Biancaneve": l'ossessione dell'avvenenza come brama di potere è un aggiornamento del soggetto, mentre la competizione matrigna-figliastra per la conquista dello stesso maschio riguarda complessi psicanalitici che non impediscono al film di risultare divertente e, per merito particolare di Julia Roberts interprete, perfino spassoso. Ma è la messinscena della favola - la fantasia dei costumi, l'esotismo stilizzato delle scenografie rispetto a tradizione e consuetudini - a qualificare uno spettacolo che appare sempre sul limitare della commedia musicale, finché giunto ai titoli di coda si arrende a danze e cori della contaminazione di Bollywood.
"Biancaneve" di Tarsem Singh, con Julia Roberts e Lily Collins.
© RIPRODUZIONE RISERVATA