Pro e contro delle staminali
Serve più sperimentazione

Per "Nature" nel 2009 Cina circa 100 compagnie utilizzavano cellule staminali a scopo terapeutico, ma gli scienziati chiedono maggiore cautela e più test

c.colmegna

Cercando sulla rete, è facile imbattersi in quella che sembra essere la panacea di tutti i mali: l'uso terapeutico delle cellule staminali. Nel maggio del 2009, il Ministro della Salute cinese aveva posto questo tipo di terapia in "classe 3", ovvero "ad alto rischio" e necessaria dell'approvazione di un comitato apposito prima della sua applicazione. Eppure, nel 2009 - secondo un'inchiesta della rivista "Nature" - si contavano in Cina circa 100 compagnie che utilizzavano cellule staminali a scopo terapeutico. Nell'istituto WA Optimum Healt Care di Shangai, ad esempio, dove si afferma che con le cellule derivate da cordoni ombelicali o tessuto adiposo si riescono a curare uno svariato numero malattie, si tratta l'Alzheimer con un numero che va da 4 a 8 iniezioni di cellule: il costo per ciascuna iniezione varia da circa 5.000 a 8.000 dollari. Ma non è solo in Cina che si cerca di scavalcare il normale iter dei trattamenti terapeutici, che prevedono una prima fase sperimentale e solo successivamente l'applicazione clinica. Su La Provincia del 23 aprile un lungo articolo sull'argomento.

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