Cultura e Spettacoli
Martedì 08 Maggio 2012
Enrica, è di Cernobbio
la lady della sinfonica
Star internazionale del pianoforte, ma anche una manager e una talent scout: dietro al cartellone della prestigiosa Società dei Concerti di Milano, c'è Enrica Ciccarelli. In tempi di crisi per la cultura, la sua ricetta è "qualità". Guarda un'esecuzione al pianoforte della concertista.
Sempre più numerose sono le donne comasche in carriera. In campo musicale non solo Barbara Minghetti, presidente del Teatro Sociale Aslico, ma anche la cernobbiese Enrica Ciccarelli, dal 2007 direttore artistico della prestigiosa Società dei Concerti di Milano, che da trent'anni propone concerti di levatura mondiale.
Un lavoro impegnativo al quale Enrica dedica tempo e passione. «Un direttore artistico - confida la Ciccarelli - deve conoscere a fondo gli artisti e saperli valutare. Li seguo spesso personalmente, andando ai loro concerti sia in Italia che all'estero. Ci appoggiamo talvolta anche alla agenzie, ma sempre dopo avere scelto personalmente gli artisti».
Non è facile conciliare le due attività di direttore artistico e pianista di fama internazionale, eppure Enrica Ciccarelli riesce perfettamente in entrambe le cose. «Probabilmente queste due attività - sostiene Enrica - si compenetrano a vicenda».
Essere direttore artistico di un'importante Fondazione come la Società dei Concerti, in un tempo di crisi economica come l'attuale, è sempre più difficile al fine di garantirne la qualità. «Sicuramente - conferma Ciccarelli - stiamo vivendo in un grande periodo di crisi in generale e bisogna tenerne conto. Ci auguriamo che l'affezionato pubblico milanese (e non solo, anche i comaschi infatti seguono i concerti) continuino a seguirci costantemente. Chiediamo a tutti di non abbandonare la cultura, la musica in particolare, perché altrimenti sarebbe un mondo più povero». Dal 10 ottobre al 12 giugno 2013 prenderà il via la trentesima stagione concertistica, nella Sala Verdi del Conservatorio a Milano. Enrica Ciccarelli ci presenta una sintesi.
«Ne sono molto orgogliosa - dice -. Si è trattato di un lavoro non solo mio personale, ma di tutta la squadra della Società dei Concerti. Abbiamo invitato alcune fra le più prestigiose formazioni orchestrali europee di elevato livello. Ci sono poi alcuni grandi ritorni, come i pianisti Evgenij Kissin, Igor Levit e Joaquin Achúcarro. Ci saranno inoltre alcuni debutti in Italia a livello internazionale, come quello del pianista uzbeco ventenne Behzod Abduraimov, che seguiamo da tre anni, Joseph Moog, Lukas Genusias, secondo premio al Concorso Chopin, che non ha mai suonato a Milano e il diciottenne Chen Guang. Una graditissima new entry è poi data dalla pianista croata Martina Filjak: dopo la vittoria al Concorso di Cleveland, sta facendo una grande carriera e a Milano non ha mai suonato. Puntiamo poi, con orgoglio, ai talenti italiani: i pianisti Beatrice Rana e Maurizio Baglini, il violinista Edoardo Zosi».
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