Cultura e Spettacoli
Martedì 22 Maggio 2012
Diego Parassole e il cibo
Buongustaio dell'ironia
Il 22 maggio, al teatro Excelsior di Erba, va in scena lo spettacolo "Un altro mondo è possibile" con il comico reso popolare da "Zelig". Guarda alcune immagini di uno show dell'attore.
«I consumisti mangiano i bambini»: leggete bene questa frase, un gioco di parole che parafrasa un famigerato slogan propagandistico. È il titolo del nuovo spettacolo del comico Diego Parassole, di scena il 22 maggio alle 21 al Teatro Excelsior di via Diaz 3 a Erba per la quarta edizione di "Un altro mondo è possibile" a cura della cooperativa sociale Shongoti onlus (biglietti a 10 euro).
«Certo, non è vero, è una provocazione - aveva spiegato l'attore presentando lo show che ha debuttato a Milano l'anno scorso - Un titolo esagerato? Forse, ma non troppo perché tutti da tempo stiamo mangiando il loro futuro. Lo spettacolo parla di questo. Di come continuiamo a sopravvivere ascoltando più la pubblicità che il medico. Di come mangiamo ogni giorno il doppio di quello che ci serve. Di come, così facendo, creiamo un mondo dove da una parte si muore d'indigestione e dall'altra di fame».
L'impegno sociale è sempre stato presente nell'arte di Parassole, comico con un diploma della prestigiosa Paolo Grassi alle spalle, lanciato dalla trasmissione "Zelig", da sempre interessato, attraverso l'efficace strumento del paradosso umoristico, a mettere in pratica il comandamento di Jean De Santeul, «castigat ridendo mores». Di malcostumi da irridere, in Italia (ma non solo) ce ne sono fin troppi. Parassole: «Potrebbe sembrare uno spettacolo che chiede un'adesione ideologica preventiva per essere visto. Ma non è così. Il monologo pone domande su quello che potrebbe essere il nostro futuro. Un futuro che probabilmente sarà complicato ma certamente molto ridicolo, dove rischiamo di avere telefonini tecnologicamente avanzati che ci permetteranno di chiamare gli amici in multiconferenza per dir loro: "Cacchio, anche oggi niente da mangiare"! Certo, questo dipenderà anche molto dalle scelte che faremo. Io propongo di farle con il sorriso sulle labbra. Perché imparare a ridere di noi stessi e dei nostri comportamenti poco pensati, può allungare la vita».
Piemontese di Alessandria, classe 1963, Parassole ha studiato da veterinario prima di capire che la sua strada era, viceversa, quella del palcoscenico («Perfino i criceti che visitavo si mettevano a ridere», ha spiegato tra il serio e il faceto).
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