Come Donna Summer anche Gibb deve la sua popolarità all'epoca d'oro della disco music quando, assieme al gruppo fondato con i fratelli Barry e Maurice, si insediò saldamente in vetta alle classifiche grazie ai brani resi immortali dalla colonna sonora de "La febbre del sabato sera", pellicola icona di un'era: "Stayin' alive", "Night fever", "How deep is your love", "Jive talkin'" e "You should be dancing" entrano in quindici milioni di case resuscitando la carriera del trio.
(Leggi l'ampio articolo del critico Alessio Brunialti che ricostruisce la carriera di Robin Gibb su La Provincia in edicola il 22 maggio)
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