Cultura e Spettacoli
Lunedì 11 Giugno 2012
Anime silenzione
Film capolavoro
Resta a Como, al cinema Astra, soltanto pochi giorni ancora, l'opera del russo Aleksei Fedorchenko, amata dal regista Tarantino. Guarda il trailer.
Chi ha detto - René Clair - che al cinema i funerali vengono sempre bene non sbagliava, anche se le esequie possono appartenere, come accade in "Silent souls", ad una remota, paganeggiante cultura.
Quella di un'estinta comunità della Russia centro-occidentale, i Merja, al cui retaggio il regista Aleksei Fedorchenko ha dedicato un tributo tramite il racconto postumo del testimone di una tradizione la cui confluenza è nel Volga. L'acqua, del resto, è l'elemento di continuità tra amore e morte in questa silenziosa celebrazione, officiata trasportando la salma della moglie di uno dei due personaggi del film per cremarla su una pira in riva al fiume del quale esumano la perduta denominazione per ritrovare un'antica geografia, e disperdervene le ceneri. Usi ancestrali si collocano nella contemporaneità russa inquadrati in paesaggi di ampiezza desertica, lungo le strade più solitarie. Sono quelle che "Silent souls" batte in cerca di una terra che attesti la permanenza delle radici di costumi del passato tra gente di oggi: poche parole e una bizzarra ruvidezza intercorrono tra i due uomini, un intimismo - che è la chiave stilistica del film - che si carica di echi fondendo i ricordi nel presente. È l'incessante flusso che nella realtà moderna deposita il ricordo di chi non c'è più, a ravvivare con laconica pietà le anime sommerse di "Silent souls". Perché poi un film russo debba circolare con un titolo in inglese è una discussa pratica, che inoltre non rende il dovuto all'originale, riferito alla coppia di passeriformi - zigoli per gli ornitologi - parte del convoglio funerario: una presenza in apparenza d'occasione, che si manifesta invece strumento per accedere a un mistero.
Quello che permea una liquida composizione per immagini, di sentimenti tutti rattenuti, ma che plasmano le espressioni di interpreti sconosciuti sui nostri schermi, facce calate però nell'anima di ciascuno spettatore dopo averne catturato cammin facendo lo sguardo.
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