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Cultura e Spettacoli
Mercoledì 13 Giugno 2012
Il Futurismo a Bellagio
Omaggio a Marinetti
In arrivo l'invasione di 90 statue realizzate dagli allievi di Brera: è solo una delle iniziative promosse dal festival che si inaugura il 15 giugno. Guarda la fotogallery.
«Il Futurismo nasce a Bellagio il 15 giugno 2012». Sarà la frase che venerdì, alla Torre delle Arti, inaugurerà la prima edizione del "Festival internazionale dell'arte" intitolato a colui che fu il padre del Futurismo e che appunto a Bellagio trascorse gli ultimi giorni della sua vita: il poeta, scrittore e drammaturgo Filippo Tommaso Marinetti (nato a Alessandria d'Egitto il 21 dicembre 1876) vi morì il 2 dicembre 1944. Previsti appuntamenti con arti visive e letteratura fino al 30 settembre. Il festival - curato da Mario Rozza con il Comune di Bellagio, la Compagnia delle Grotesque, le associazioni Torre dell'Arte e Le Belle Arti dell'Accademia di Brera di Milano - si articolerà in due sezioni. Da venerdì al 24 giugno la Torre delle Arti ospiterà quella dedicata alle arti visive, curata dal presidente dell'associazione Le Belle Arti Camillo Dedori, con la mostra "30" e opere varie d'arte contemporanea realizzate dagli artisti del liceo e dell'Accademia di Brera. Negli ultimi tre sabati di luglio (il 14 "L'arte è un gioco serio" con interpreti Carmine Lubrano, Simona Cattaneo e Luca Mezzadra, il 21 "Nel paese del nonsenso" con Simona Cattaneo, Luca Mezzadra e Beniamino Fiorini, e il 28 "Come si ride e si piange in poesia" con Simona Cattaneo, Luca Klobas, Luca Mezzadra e Beniamino Fiorini) la sezione dedicata alla letteratura (direttore artistico Gaetano Delli Santi): un percorso tra poesia, teatro, narrativa, canzone d'autore e danze e musica dalla tradizione popolare con testi di Berni, Bembo, Marinetti, Delli Santi, Petrolini e altri autori.
Sabato 23 giugno arriverà a Bellagio un "esercito" di 90 statue d'arte futurista, realizzate dagli studenti di Brera, che invaderà le strade e i vicoli dell'antico borgo fino a settembre. «Difenderanno come soldati l'arte e il ruolo della centralità della cultura a Bellagio» conclude Rozza.
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