Cultura e Spettacoli
Lunedì 02 Luglio 2012
Vairo a Villa Carlotta
Concerto da ricordare
Il pianista comasco ha inaugurato a Tremezzo la rassegna musicale lariana
Vairo ha reso con precisione tecnica la "Toccata in re maggiore BWV 912" di J.S. Bach mettendo in bella evidenza i passaggi brillanti e le fughe, dando il giusto equilibrio a ogni nota.
Il mondo poetico di Beethoven - Sonata in do minore, op. 13 "Patetica" - è emerso in tutta la sua reale entità. Assai pertinenti la dinamica e l'agogica che hanno contribuito a sottolineare il pathos beethoveniano; estremamente delicato il tocco che ha messo in luce l'andamento patetico della composizione. Una sorprendete calma interiore è emersa nell'"Andante cantabile".
Intimamente sofferta l'interpretazione dell'"Arabeske op. 18" di Schumann, uno dei compositori preferiti di Paolo, che ha saputo cogliere gli aspetti più intimi di questa delicata pagina mediante un'espressione amabile, sorridente e distesa.
Dopo "2 Songs" ("The Man I Love" e "I got Rhythm") di Gershwin, dello stesso autore Paolo Vairo ha poi dato una smagliante interpretazione della travolgente "Rhapsody in Blue", che coniuga perfettamente lo stile classico con il mondo jazzistico. E' una pagina ricca di colori, virtuosistica, con una verve irresistibile. Interpretazione da manuale che ha sottolineato pianisticamente il risvolto orchestrale della composizione, cogliendo ogni minimo dettaglio.
Tre i bis concessi: "Sogno" di Schumann, "Comptine d'un autre été: l'après-midi" di Tiersen (appartenente alla colonna sonora del film "Amélie") e la "Toccata" di Kaciaturian.
Alberto Cima
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