Cultura e Spettacoli
Lunedì 09 Luglio 2012
Casasco, "polvere di stelle"
sul padre del cinema muto
Mostra fotografica e di documenti d'epoca nel comune intelvese, dal 21 luglio. In luce un protagonista del grande schermo italiano, produttore di kolossal d'inizio Novecento che oggi si riscoprono
La Valle d'Intelvi celebra un altro dei suoi figli che ha avuto un ruolo di primo piano sulla scena del cinema muto italiano: Armando Zanotta (1880-1942).
L'idea nasce dal ritrovamento nella soffitta della casa di famiglia di vicolo del Pozzo, di alcuni vecchi album di fotografie di scena dell'unica discendente del produttore: la nipote Raffaella Crippa che ha coinvolto il presidente del museo Alfredo Zecchini nella ricerca e nell'organizzazione dell'evento con una mostra che sarà inaugurata il 21 luglio; il 4 agosto verrà inaugurata un'altra rassegna, dedicata a uno dei maggiori film di Zanotta, "La nave" tratto da una tragedia di Gabriele d'Annunzio. Armando Zanotta, nativo di Casasco, fondò a Milano le Officine Meccaniche Zanotta Spa e divenne poi presidente dell'Ambrosio Film di Torino, colosso dell'epoca. Il marchio Zanotta produce subito tre film: "Teodora" che incassa 18 mioni di lire, "La nave" e il "Giro del mondo di un birichino" a Parigi. Nel 1921 esce dalla compagnia torinese e fonda La Grandi Edizioni Cinematografiche, producendo "Con l'amore e con l'ala" tratto da uno scritto di Luigi Orsini. Nel 1923 contribuisce alla nascita della Società dei Piccoli di Milano debuttando con "La leggenda delle Dolomiti" e nel 1932 fonda una nuova casa di produzione: la Elios Cinematografica che poi confluirà nella Titanus. Con il "Cardinale Lambertini" il suo cinema avrà le prime scene a colori.
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