Cultura e Spettacoli
Giovedì 09 Agosto 2012
Gael, dalla "motocicletta"
al Pardo d'oro a Locarno
L'attore sudamericano, 34 anni, grande protagonista del Festival con "No", il film cileno che racconta la fine di Pinochet. Finora uno dei più apprezzati dal pubblico. Guarda il trailer.
Tra i grandi vecchi premiati quest'anno dal Festival di Locarno, c'è anche una giovane stella, un attore messicano che ha esordito ventenne e in pochi anni ha conquistato i cinefili e le ragazzine.
È l'affascinante Gael Garcia Bernal, parecchi film all'attivo, alcuni dei quali hanno lasciato il segno: “Amores Perros” (2000) e “Babel” di Alejandro Gonzales Inarritu, “Y tu mama tambien” di Alfonso Cuaron, “I diari della motocicletta” di Walter Salles o “La mala educacion” di Pedro Almodovar. Lo scorso anno in concorso a Locarno c'era il bellissimo “The Lonelinest Planet” di Julia Loktev, del quale era protagonista nel ruolo del lui di una coppia che va in pezzi durante un trekking nel Caucaso. Quest'anno ha ritirato l'Excellence Award accompagnando “No” del cileno Pablo Larrain, la pellicola più bella della selezione di Piazza Grande. Nel Cile del 1988 interpreta un pubblicitario coinvolto nella campagna referendaria contro il dittatore Augusto Pinochet.
«Il mio personaggio, René Saavedra, non è realmente esistito. Tutti sanno come Pinochet andò al potere, ma non com'è caduto e l'importanza che ebbe la pubblicità. Gli oppositori avevano solo 15 minuti di spazio in televisione tutti i giorni per un mese. Molti pensavano che fossero elezioni finte: a sorpresa Pinochet perse».
(Leggi l'ampia intervista su La Provincia di Como in edicola l'11 agosto, con altri articoli e critiche sui film passati da Locarno)
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